MAI andare in auto a fare la spesa: con la “truffa del gps” non ritrovi neanche i sedili | Ti rubano tutto

MAI andare in auto a fare la spesa: con la “truffa del gps” non ritrovi neanche i sedili | Ti rubano tutto

Ladro in azione @automobilismodepoca

Si chiama “truffa del GPS” e sta facendo paura a chiunque vada in auto a fare la spesa: i ladri non forzano più le portiere, ti attaccano un localizzatore da 2 euro sulla carrozzeria e ti vengono direttamente a svaligiare casa.

Tutto parte dal parcheggio del supermercato, luogo perfetto per scegliere la vittima senza destare sospetti. I nuovi malviventi non rompono vetri e non scassinano serrature, perché sanno che rumori e allarmi attirano l’attenzione di tutti. Oggi fanno prima e meglio: comprano un mini GPS magnetico, grande come una scatolina, e lo agganciano in pochi secondi al passaruota, sotto il paraurti o in qualsiasi punto nascosto della scocca. Tu sali in macchina, riparti tranquillo e non ti accorgi di nulla.

Da quel momento parte il pedinamento silenzioso. Il dispositivo è collegato allo smartphone del criminale, che vede in tempo reale i tuoi spostamenti. Ti studiano giorno dopo giorno: osservano a che ora esci, dove vai a fare la spesa, se passi in banca o alla posta, quanto tempo rimani fuori casa. Non cercano più il colpo improvvisato sull’auto, ma il bottino grosso tra le mura domestiche, dove potrebbero esserci contanti, oro, gioielli, orologi e dispositivi elettronici di valore.

Come funziona davvero la “truffa del GPS” sotto l’auto

La tecnica è tanto semplice quanto inquietante. Il ladro sceglie l’auto, spesso una vettura che sembra di proprietà di una famiglia “normale” ma benestante, e finge di sistemare qualcosa nel suo bagagliaio. In quel momento, con un gesto rapidissimo, posiziona il GPS magnetico sotto il passaruota o dietro un paraurti. Nessun segno, nessun graffio, nessun allarme che scatta: quando torni alle tue commissioni, ti stai portando dietro il loro “occhio elettronico”.

Una volta capite le tue abitudini, aspettano il momento giusto. Vedono che l’icona sullo schermo si muove, capiscono che sei uscito per lavorare o fare la spesa e quindi che la casa è vuota. È allora che entrano in azione: raggiungono il tuo indirizzo, forzano balcone, porta o finestra, si prendono tutto quello che trovano e se ne vanno con calma, continuando a controllare sul telefono che tu sia ancora lontano. Quando rientri, trovi solo porte sfondate e cassetti rovesciati.

Occhio ai ladri @pexels, automobilismodepoca

Come proteggersi: controlli, attenzione e buon senso nei parcheggi

La prima difesa è la consapevolezza. Nessuno pensa di poter essere seguito con un GPS magnetico da pochi euro, e proprio questo rende la truffa così efficace. Ogni tanto, soprattutto se ti senti osservato o noti persone sospette nei parcheggi dei supermercati, può valere la pena dare un’occhiata rapida alla parte bassa dell’auto: passaruota, sottoporta, paraurti, punti dove una piccola scatolina può nascondersi facilmente.

Altro accorgimento fondamentale è evitare abitudini troppo prevedibili: stessa ora, stesso giro, stessi negozi, stessi giorni. I ladri lavorano sulle routine e sulle distrazioni di chi esce di corsa dall’ufficio per andare a fare la spesa. Il messaggio del video che denuncia la truffa è chiaro, rivolto soprattutto a madri di famiglia e persone anziane: condividere queste informazioni, restare con gli occhi aperti e segnalare subito qualsiasi comportamento sospetto può fare la differenza tra una giornata normale e il rientro in una casa completamente svaligiata.