Questa è la Maserati più costosa della storia | Non per motore e carrozzeria: apparteneva al Principe degli Ismailiti Nizariti

Nel mondo del collezionismo automobilistico, alcune vetture trascendono il concetto di semplice mezzo di trasporto per elevarsi a vere e proprie opere d’arte. È il caso della Maserati 5000 GT, un modello di rara bellezza e potenza che incarna il lusso e l’ingegneria italiana degli anni ’60. Un esemplare in particolare, appartenuto a Sua Altezza il Principe Karim Aga Khan, si prepara a scuotere il mercato quando sarà battuto all’asta da Gooding & Company il 29 gennaio 2026, durante il prestigioso evento Rétromobile Parigi 2026.

Questa notizia non è solo rilevante per gli appassionati, ma segna un evento epocale. La 5000 GT è intrinsecamente una rarità, con soli 34 esemplari prodotti tra il 1960 e il 1965. L’auto in questione combina una rarità produttiva già straordinaria con una carrozzeria d’autore esclusiva firmata Frua, una provenienza di altissimo profilo e una documentazione certificata impeccabile. Tutti elementi che, nel mondo del collezionismo, non fanno che lievitare l’interesse e, verosimilmente, il valore economico di un lotto destinato a poche, facoltose tasche.

Un capolavoro su misura: telaio, colori e commissione principesca

Telaio, colori e commissione principesca: la genesi di un capolavoro su misura.

 

L’esemplare che andrà all’asta, identificato dal telaio AM103.060, è un capolavoro di estetica e artigianato. La sua verniciatura esterna in Penombra Metallizzato crea un contrasto sofisticato con gli interni in Beige Chiaro, dove ampie superfici di pelle pregiata rivestono l’abitacolo. Questa combinazione cromatica non è casuale; evoca immediatamente un’origine aristocratica e un gusto raffinato, perfettamente in linea con il suo primo e prestigioso committente, il Principe Karim Aga Khan.

Ciò che rende questo specifico esemplare ancor più straordinario è la sua genesi unica. L’Aga Khan non si limitò ad acquistare una 5000 GT; la commissionò direttamente, suggerendo alcune caratteristiche su misura che la rendessero un’espressione della sua personale visione. La sua sensibilità estetica e la richiesta di personalizzazioni hanno contribuito a forgiare un’auto che non è un semplice prodotto industriale, ma un oggetto unico, quasi un vestito su misura, riflettendo il lusso bespoke dell’epoca. Tra i 34 esemplari costruiti, ognuno dei quali “vestito” da carrozzieri italiani d’élite come Allemano, Touring, Ghia, Pininfarina e Frua, la carrozzeria Frua firmò solo due unità. Questa esclusività “dentro l’esclusivo” amplifica l’eccezionalità del lotto che si ripresenta sul mercato, rendendolo un pezzo da museo e un vero gioiello per qualsiasi collezione.

L’eredità dello Scià di Persia e la genesi di una leggenda

L’eredità dello Scià di Persia: tra storia e la nascita di una leggenda.

La storia della Maserati 5000 GT affonda le radici in un episodio leggendario che ne ha forgiato il mito e la desiderabilità senza tempo. La genesi del modello risale a una richiesta molto specifica proveniente da un altro monarca illuminato: lo Scià di Persia Reza Pahlavi. Lo Scià era già un felice possessore di una Maserati 3500 GT, ma desiderava qualcosa di più significativo. Non una semplice evoluzione, ma un’auto che incarnasse maggiore potenza, prestigio e, soprattutto, un’esclusività ancora superiore, degna della sua posizione.

Questa ambiziosa richiesta spinse Maserati a superare i propri limiti. L’ingegnere Giulio Alfieri, direttore tecnico di allora, fu la figura chiave a cui lo Scià si rivolse, chiedendogli di dare alla vettura “ancora più verve” e prestazioni senza compromessi. Da qui nacque l’idea audace di un progetto completamente nuovo, incentrato su un motore ben più importante: il V8 da 5 litri derivato dalla gloriosa 450S da competizione. Questa scelta trasformò una granturismo già prestigiosa in un’ammiraglia prestazionale e lussuosa, senza eguali, consacrando la 5000 GT come una delle massime espressioni della Maserati “classica”. Un’auto dove lusso, prestazioni estreme e un artigianato italiano di altissimo livello convergevano in un’opera fuori scala, un’autentica leggenda automobilistica che continua a incantare e a far sognare i collezionisti di tutto il mondo.