Questo è il guidatore italiano più anziano della storia: a 104 anni sfrecciava sulle rotatorie | Ha visto le due guerre mondiali

Michele Gai, l’uomo più anziano della Liguria, compie 110 anni. Un’esistenza ricca: ex commerciante, guidava fino a 104 anni. Scopri la sua storia unica.

Questo è il guidatore italiano più anziano della storia: a 104 anni sfrecciava sulle rotatorie | Ha visto le due guerre mondiali
Un secolo e oltre: Michele Gai compie 110 anni.Michele Gai, l’uomo più anziano della Liguria, compie 110 anni. Un’esistenza ricca: ex commerciante, guidava fino a 104 anni. Scopri la sua storia unica.

Nato a Torino il 23 dicembre 1915, Michele Gai non è solo l’uomo più longevo della Liguria, ma si posiziona anche come il secondo più anziano d’Italia. Un traguardo straordinario che lo rende testimone vivente di oltre un secolo di storia, cambiamenti sociali e progressi tecnologici. La sua vita, iniziata nella vivace Torino, lo ha visto protagonista di un’epoca di grandi trasformazioni, culminando in una serenità conquistata tra le colline della Liguria, regione che ha imparato ad amare e dove ha scelto di trascorrere gli anni della sua maturità.

Per gran parte della sua esistenza, Gai è stato un instancabile commerciante, un uomo dedito al lavoro e alla comunità. Ha gestito con dedizione una tabaccheria e ha operato come venditore di generi alimentari, costruendo relazioni e contribuendo alla vita quotidiana delle persone. La sua storia professionale è un esempio di resilienza e adattamento, qualità che sembrano averlo accompagnato per tutta la sua lunga e intensa esistenza. Oggi, risiede nella casa di riposo Quaglia di Diano Castello, in provincia di Imperia, dove si prepara a celebrare questo incredibile compleanno.

L’automobilista dei record e una vita senza sosta

Una delle curiosità più affascinanti che circondano la figura di Michele Gai è la sua incredibile passione per la guida. Ha avuto il privilegio di stare al volante fino all’età di 104 anni, un’impresa che lo ha reso l’automobilista più anziano del Paese. Solo le inevitabili chiusure e restrizioni imposte dalla pandemia di Covid-19 hanno interrotto questa sua libertà e abitudine, dimostrando ancora una volta il suo spirito indomito e la sua autonomia eccezionale. Questo record, di per sé, racconta molto della sua vitalità e del suo approccio dinamico alla vita, rifiutando di farsi imprigionare dai limiti che l’età potrebbe imporre.

Nonostante la veneranda età, Michele Gai mantiene uno stile di vita che molti più giovani potrebbero invidiare. La sua mente è acuta e il suo spirito è curioso, sempre alla ricerca di nuove stimolazioni. Passa le sue giornate giocando a carte con gli altri ospiti della casa di riposo, seguendo con attenzione le partite in televisione e dedicandosi ai cruciverba, un esercizio costante per la sua mente. Ma è la lettura la sua vera grande passione: legge senza sosta, tanto che, come racconta la pronipote Sara Grosso, “Zio ha quasi finito i libri di suo interesse all’interno della biblioteca della casa di riposo”. Una sete di conoscenza che non si spegne mai.

Una celebrazione di storia e longevità

Una celebrazione di storia e longevità

Celebrazione di storia e longevità.

La casa di riposo Quaglia di Diano Castello si animerà per una festa speciale, interamente dedicata a Michele Gai. Sarà un momento di gioia e condivisione per celebrare non solo un compleanno, ma un’intera esistenza che ha attraversato quasi due secoli di storia italiana e mondiale. Questa occasione permetterà di rendere omaggio a un uomo che, con la sua semplice ma straordinaria quotidianità, ha incarnato la capacità umana di adattarsi, resistere e prosperare attraverso epoche di profondi mutamenti.

La pronipote Sara Grosso lo descrive come un uomo che ha avuto una “vita piena”. Sebbene Michele non abbia avuto figli a cui trasmettere direttamente il suo “straordinario DNA”, la sua eredità è visibile nell’affetto e nel rispetto che lo circondano. La sua storia è un monito e un’ispirazione per tutti noi, ricordandoci il valore della curiosità, della resilienza e dell’impegno costante. Dalla sua nascita a Torino, passando per la sua carriera di commerciante, fino ai suoi anni in Liguria, Michele Gai rappresenta un ponte tra il passato e il presente, un esempio vivente di come la vita possa essere vissuta con intensità e passione a ogni età. La sua longevità non è solo un dato anagrafico, ma la testimonianza di una vita ricca di esperienze e di un spirito inestinguibile.