Motogp 2026, è ufficiale: Jorge Lorenzo ha strappato l’ennesimo contratto da professionista | (Ma a correre non ce la fa più)
Jorge Lorenzo @instagram, automobilismodepoca
Jorge Lorenzo torna protagonista nel paddock: per il 2026 entra nello staff tecnico come coach personale di Maverick Viñales.
Il mondo della MotoGP si prepara a una stagione carica di novità e colpi di scena, ma una notizia in particolare ha già lasciato il segno tra appassionati e addetti ai lavori. Jorge Lorenzo, tre volte campione del mondo nella classe regina, ha firmato un nuovo contratto che lo riporta ufficialmente nel vivo della competizione. Non più come pilota, certo, ma con un ruolo che lo riavvicina a quel terreno che lo ha reso leggenda.
La scelta di accettare la proposta è stata immediata: per Lorenzo si tratta dell’ennesima conferma del legame indissolubile con il paddock, della voglia di restare parte integrante di un ambiente che gli appartiene e che lo ha visto protagonista per oltre un decennio. Un ritorno che non sorprende chi conosce la sua mentalità competitiva, sempre pronta a trovare nuovi stimoli.
Il nuovo ruolo
Moto.it sottolinea che la decisione riguarda una collaborazione prestigiosa: Lorenzo diventa coach di Maverick Viñales, un pilota dal talento cristallino che negli ultimi anni ha cercato continuità e stabilità. Il lavoro tra i due sarà mirato a raffinare l’approccio mentale, la gestione della gara e la capacità di estrarre il massimo dalla moto in ogni condizione.
Secondo quanto riportato, il progetto nasce da un confronto diretto tra Viñales e Lorenzo, con l’obiettivo di costruire un percorso tecnico e psicologico che possa trasformarsi in un salto di qualità definitivo. L’esperienza di Lorenzo, unita alla sensibilità analitica che lo ha reso famoso anche fuori dalla pista, diventa così una risorsa strategica per affrontare il 2026.

Perché il ritorno di Lorenzo può ribaltare gli equilibri
Il ruolo di coach non è una semplice collaborazione: significa entrare nella testa del pilota, comprenderne le fragilità e guidarlo verso un modo più solido e vincente di interpretare la gara. In questo senso, Lorenzo rappresenta un profilo quasi ideale: perfezionista, metodico e abituato a lavorare sul dettaglio come pochi altri nella storia recente della MotoGP.
L’accordo con Viñales è la dimostrazione che certi amori non finiscono. Lorenzo, pur lontano dal manubrio, continua a vivere la MotoGP come parte naturale del suo percorso. Il suo ingresso nello staff apre un capitolo nuovo e affascinante, con la sensazione diffusa che questa collaborazione possa segnare un cambiamento profondo nella prossima stagione. Un ritorno che non sa di nostalgia, ma di una nuova sfida tutta da dimostrare.
