Dopo la maxi, è arrivata la Mini Panda: 5370 euro per portartela a casa | Ma c’è un colpo di scena: non è FIAT
La Geely Panda Mini EV è l’elettrica da record in Cina, costa meno di 6.000 euro e ha un design unico. Un sogno low-cost di mobilità che, per ora, l’Europa può solo guardare.
Nel frenetico panorama automobilistico cinese, una nuova stella sta brillando: la Geely Panda Mini EV. Nonostante l’aspetto che ricorda un simpatico giocattolo, è una vera e propria auto elettrica, nata per rivoluzionare la mobilità urbana con la sua inaspettata combinazione di fascino e prezzo. Con un costo che al cambio attuale si aggira intorno ai 5.370 euro, questa citycar ha rapidamente conquistato il cuore degli utenti asiatici, diventando un fenomeno di costume. La sua compattezza, unita a un design decisamente fuori dagli schemi, la rende una proposta irresistibile. Purtroppo, per i consumatori europei, la Panda Mini EV rimane, almeno per il momento, un miraggio.
Design irresistibile e tecnologia essenziale
Design irresistibile e tecnologia essenziale: la forma incontra la funzione.
Lunga poco più di 3 metri, la Panda Mini EV sa come farsi notare grazie al suo aspetto giocoso e distintivo. Il restyling per il model year 2025 ha ulteriormente accentuato questo carattere, introducendo fari ridisegnati, paraurti compatti e cerchi in lega da 13 pollici. La gamma colori è un vero e proprio richiamo al mondo dei fumetti, con opzioni vivaci come Puff Pink, Rolling White, Bamboo Green e l’accattivante Warm Rice. Geely ha scelto una strategia di comunicazione innovativa e surreale, utilizzando render AI in contesti urbani distopici e mascotte disegnate, puntando dritto al cuore della Generazione Z.
Nonostante il prezzo incredibilmente contenuto, la dotazione tecnologica della Panda Mini EV sorprende per la sua modernità. All’interno, troviamo un sistema di infotainment da 8 pollici e un quadro strumenti digitale che supera i 9 pollici, offrendo una buona connettività. Ma è sotto la carrozzeria che si nasconde la sua vera anima cittadina: un motore elettrico capace di erogare 41 CV e 110 Nm di coppia. La batteria da 17 kWh garantisce un’autonomia dichiarata nel ciclo cinese CLTC di 210 km. Un aspetto cruciale per l’uso urbano è la sua capacità di ricarica, che supporta anche la corrente continua fino a 22 kW, rendendola estremamente pratica per la “giungla” delle nostre città.
Un sogno lontano per il mercato europeo
La Geely Panda Mini EV, pur essendo un prodotto del prestigioso gruppo Geely – lo stesso che controlla marchi del calibro di Volvo, Polestar, Smart e Lynk & Co – non ha alcuna previsione di esportazione nel mercato europeo. Nonostante il suo enorme potenziale per rivoluzionare la mobilità urbana, offrendo una soluzione a emissioni zero a un costo irrisorio, l’auto è considerata troppo distante dagli standard di omologazione occidentali. Questo impedisce la sua distribuzione attraverso i canali commerciali tradizionali, lasciando i consumatori europei a bocca asciutta.
Il contrasto è lampante: mentre in Cina si può acquistare un’auto elettrica nuova con meno di 6.000 euro, in Europa le piccole vetture a zero emissioni faticano a scendere al di sotto della soglia dei 20.000 euro. Questa differenza di prezzo non è solo una questione di cifre, ma riflette una distanza ben più profonda, che va oltre la semplice geografia. È una questione politica, industriale e culturale, che evidenzia le diverse priorità e le differenti normative tra i due continenti. La Panda Mini EV resta così un simbolo di un’opportunità mancata per un’elettrificazione più accessibile e diffusa nel Vecchio Continente.
