“Parcheggiare l’auto in garage ti fa venire la muffa in casa”: l’ultimo studio è agghiacciante | Occhio ai vostri box

“Parcheggiare l’auto in garage ti fa venire la muffa in casa”: l’ultimo studio è agghiacciante | Occhio ai vostri box

Muffa in casa @automobilismodepoca

Parcheggiare l’auto in garage, soprattutto d’inverno e con la carrozzeria bagnata, può trasformare il box in una “camera umida” perfetta per far nascere muffa e condensa sui muri: l’ultimo studio sul microclima domestico lancia l’allarme.

Per anni il garage è stato considerato il posto più sicuro dove lasciare l’auto: al riparo dalla pioggia, dal gelo e dai vandali. Ma ora i tecnici che si occupano di qualità dell’aria negli edifici puntano il dito proprio contro i box chiusi e poco aerati, dove ogni sera entra una macchina grondante acqua, neve o fango. Il risultato è un accumulo continuo di umidità che si scarica sulle pareti, sul soffitto e sugli oggetti riposti ai lati.

Secondo gli esperti, il problema non è solo estetico. Quando la carrozzeria bagnata e il fondo dell’auto rilasciano umidità nell’aria, in un ambiente freddo e poco ventilato si crea il terreno ideale per condensa, macchie di muffa e cattivi odori persistenti. Un mix che, nel tempo, può rovinare intonaci, scaffali e ciò che viene conservato nel box: scatoloni, mobili, elettrodomestici “in pensione” e persino pneumatici di scorta.

Perché l’auto bagnata trasforma il garage in una camera umida

Il meccanismo è semplice ma spesso sottovalutato. Ogni volta che si rientra con l’auto dopo la pioggia o la nebbia, la carrozzeria, i passaruota e il fondo portano dentro il garage una quantità notevole di acqua. In un locale chiuso, con poco ricambio d’aria e magari senza finestre, quell’acqua evapora lentamente e resta intrappolata, facendo salire l’umidità relativa fino a livelli critici per i materiali edili. Da qui la comparsa di aloni scuri, efflorescenze e muffa negli angoli più freddi.

Lo studio evidenzia come i box ricavati nei piani interrati o seminterrati siano i più a rischio: muri a contatto con il terreno, scarso soleggiamento, porte basculanti che chiudono quasi ermeticamente. In queste condizioni, parcheggiare tutti i giorni un’auto ancora bagnata equivale a “spruzzare” umidità sulle pareti con regolarità. Nel giro di poche stagioni, le zone vicino alla porta, agli angoli e dietro gli scaffali possono diventare il regno della muffa da condensa, difficile da debellare se non si interviene anche sul ricambio d’aria.

interno-garage-Depositphotos.com-automobilismodepoca

Occhio ai vostri box auto: cosa può succedere e come prevenire i danni

La presenza costante di muffa non è solo un problema per il cemento: le spore possono depositarsi su vestiti, cartoni, tessuti e attrezzature sportive, rovinando tutto. Chi usa il garage anche come piccolo laboratorio o deposito per la casa rischia di ritrovarsi, dopo qualche inverno, con oggetti impregnati di odore di muffa e materiali danneggiati. In più, aprendo la porta che collega il box all’abitazione, parte di quell’aria umida e “sporca” può entrare anche negli ambienti interni.

Gli specialisti ricordano che il primo passo è prendere coscienza del problema: parcheggiare l’auto in garage non è un gesto neutro, soprattutto se il box è piccolo e poco ventilato. Favorire il ricambio d’aria, evitare di trasformare il garage in magazzino di tutto, controllare periodicamente angoli e soffitti e, quando possibile, far asciugare l’auto almeno in parte prima di chiudere la basculante sono accorgimenti essenziali. Perché il box auto resti un posto sicuro per la macchina, senza diventare il nemico silenzioso delle pareti di casa.