“La Giornata Nazionale del Veicolo d’Epoca – ha sottolineato il presidente dell’ASI Alberto Scuro – è un appuntamento rivolto all’opinione pubblica per puntare i riflettori sul patrimonio tecnico e culturale del motorismo storico, eccellenza italiana che non ha pari al mondo. Un settore che è industria sociale, capace di coinvolgere gli ambiti più disparati del quotidiano individuale. A partire dall’indotto diretto, rappresentato da tutta la filiera professionale che gravita intorno ai veicoli storici con gli addetti dei vari comparti: restauro, carrozzeria, meccanica, selleria, ricambistica, editoria. Ma c’è anche un corposo indotto indiretto nel quale rientrano, ad esempio, tutte le attività legate al turismo, all’accoglienza, alla cultura, all’enogastronomia”. “L'Italia ha un ruolo di primo piano nella storia del motorismo – ha commentato il presidente della FIVA Tiddo Bresters - sotto tutti i punti di vista. I marchi italiani danno lustro all’intera industria del paese e sono sicuro che tra qualche anno molti di essi appariranno nei libri di storia. I veicoli sono una simbiosi di migliaia di piccole e grandi parti, messe insieme così abilmente che, se vengono curate bene dai loro proprietari, possono durare per decenni e percorrere centinaia di migliaia di chilometri. Quale prodotto industriale di consumo può eguagliare questo, e quale altro prodotto industriale riunisce così tanti appassionati in tutto il mondo? La FIVA ritiene importante che l'ingegnosità e la creatività di questa industria, dimostrate in un periodo di ormai oltre 130 anni, siano onorate. In modo che ci sia un maggiore apprezzamento da parte della società di tutti i meravigliosi veicoli che sono stati fatti in questo periodo, e del significato dell'automobilismo per la società.”