SCUOLA GUIDA: da oggi devi pagare altre 8 ore di pratica obbligatoria | Ti conviene accendere un mutuo
Il decreto che introduce 8 ore di guida obbligatorie per la patente è in Gazzetta Ufficiale. Ma per l’operatività manca un tassello cruciale che ne blocca l’avvio.
Cosa prevede il decreto e perché è cruciale
Il decreto: cosa prevede e perché le sue disposizioni sono cruciali.
La nuova normativa è frutto di un’esigenza crescente di maggiore preparazione per i futuri automobilisti. Le otto ore di guida obbligatorie non sono un semplice aggiunta quantitativa, ma rappresentano un’opportunità di formazione qualitativamente superiore. Gli allievi saranno esposti a scenari di guida più complessi e meno frequenti durante le lezioni tradizionali, come la navigazione in autostrada, l’adattamento alle velocità più elevate delle strade extraurbane e la gestione della visibilità ridotta durante la guida notturna. Queste esperienze sono fondamentali per sviluppare una maggiore consapevolezza e abilità pratica, elementi spesso carenti al momento del conseguimento della patente.
Il contesto attuale rende questa riforma ancora più urgente. Negli ultimi dieci anni, il numero di patenti rilasciate in Italia ha registrato un incremento notevole, passando da circa 924.000 nel 2014 a quasi 1,2 milioni nel 2024. Questa crescita del 29% evidenzia un flusso costante e sempre maggiore di nuovi conducenti sulle nostre strade. Parallelamente, le statistiche mostrano un’alta percentuale di insuccessi agli esami: il 37% dei candidati non supera la prova di teoria e oltre il 10% viene respinto alla prova pratica. Questi dati sottolineano la necessità di un rafforzamento della formazione di base, rendendo le ore di guida certificate uno strumento essenziale per migliorare la preparazione e, di conseguenza, la sicurezza di tutti gli utenti della strada.
L’ostacolo burocratico: la piattaforma mancante e i costi
Nonostante la pubblicazione in Gazzetta Ufficiale, la riforma che introduce le otto ore di guida obbligatorie si trova attualmente in un limbo normativo. Il decreto del Mit, infatti, rinvia l’effettiva operatività a un successivo atto direttoriale. Questo provvedimento è atteso per l’attivazione della piattaforma informatica della Motorizzazione, un sistema cruciale attraverso il quale autoscuole e istruttori dovranno programmare, registrare e certificare le ore di guida obbligatorie. Senza questa piattaforma operativa, non è possibile effettuare alcuna certificazione, rendendo l’obbligo di fatto non applicabile. La riforma, pur essendo sulla carta, non può ancora tradursi in pratica, lasciando in sospeso un’iniziativa volta a migliorare la sicurezza stradale.
L’attesa di questa attivazione non è priva di conseguenze. Da un lato, genera incertezza per autoscuole e aspiranti patentati, che non sanno quando potranno adeguarsi alle nuove disposizioni. Dall’altro, l’introduzione di ore di guida certificate, sebbene benefica per la sicurezza, comporterà inevitabilmente un aumento dei costi per il conseguimento della patente. Ogni ora di guida aggiuntiva implica un costo, che si somma a quelli già esistenti. Questo aspetto economico, unito al ritardo nell’implementazione della piattaforma, crea una situazione di stallo che il Ministero dovrà risolvere con celerità per permettere l’effettiva entrata in vigore di una norma così importante per la formazione e la sicurezza stradale in Italia.
