Mercedes, usa il “pilota automatico” per parcheggiare e sbatte contro un’altra auto | Appena ritirata dal concessionario (VIDEO)
Parcheggio automatico Mercedes @automobilismodepoca, tiktok
Pochi minuti dopo averla ritirata dal concessionario, affida il parcheggio al “pilota automatico” della sua Mercedes: l’auto sbaglia la manovra e si appoggia rumorosamente ad un’altra auto.
La scena, finita in un video virale su TikTok, è di quelle che fanno venire i brividi a chiunque stia pensando di comprare un’auto nuova super tecnologica. Il proprietario, entusiasta della sua Mercedes appena immatricolata, decide di mettere subito alla prova il sistema di parcheggio automatico: inserisce la funzione, lascia che il volante giri da solo e si limita a commentare, convinto di assistere a una piccola magia della guida assistita.
La magia però dura pochissimo. Nel momento in cui la vettura dovrebbe allinearsi delicatamente al marciapiede, il “pilota automatico” calcola male gli spazi: la ruota tocca con decisione un’altra auto e la Mercedes sobbalza. Nel video si sente il rumore secco dell’urto e si intuisce il misto di incredulità e rabbia del proprietario, che aveva appena concluso l’acquisto e si ritrova subito con il cerchio, e forse la gomma, da controllare.
Quando la guida assistita diventa un’arma a doppio taglio
Episodi come questo ricordano che i sistemi di parcheggio automatico non sono infallibili. Radar, sensori e telecamere aiutano, ma non sostituiscono del tutto l’occhio umano, soprattutto in situazioni limite: marciapiedi alti, cordoli appuntiti, spazi strettissimi o segnaletica orizzontale sbiadita possono mandare in confusione l’elettronica. Se il guidatore si fida ciecamente e non è pronto a intervenire, il rischio di urti “da manuale” è sempre dietro l’angolo.
Nel caso della Mercedes appena ritirata, il proprietario sembra lasciare carta bianca al sistema, quasi come se l’auto fosse realmente autonoma. Ma le stesse case costruttrici insistono da anni sul concetto opposto: la responsabilità resta sempre del conducente, che deve sorvegliare la manovra, tenere i piedi vicino ai pedali e le mani pronte a correggere il volante. Pensare che il software sia infallibile è il primo passo verso incidenti evitabili.
@gerva.23 Poteva andare meglio #perte #mercedes ♬ Prada Bae (feat. Nafe Smallz) – Young T & Bugsey
Cosa imparare da questo urto contro un’altra auto
Il video, al netto dell’ironia dei commenti, mostra bene il cortocircuito tra aspettative e realtà. Ci siamo abituati a chiamarli “pilota automatico”, “auto che parcheggiano da sole”, “macchine intelligenti”, dimenticando che si tratta di assistenti alla guida, non di sostituti del guidatore. La tecnologia può aiutare a entrare in un posto strettissimo, ma se davanti c’è un’altra auto e il sensore la interpreta male, il risultato è un cerchio graffiato appena usciti dal salone.
La lezione è semplice: usare questi sistemi sì, ma con buon senso. Attivare il parcheggio automatico, controllare specchietti e telecamera, essere pronti a frenare o a disattivare tutto se qualcosa non convince. Soprattutto nei primi chilometri, quando si sta ancora imparando a conoscere la propria auto, conviene fidarsi più delle proprie mani che del software. Perché un urto contro un’altra auto si sistema, ma la delusione di rovinare subito una Mercedes nuova fiammante non te la cancella neanche il miglior “pilota automatico” del mondo.
