“Prego, favorisca il C.2.1” | Libretto di circolazione, scatta la multa obbligatoria: deve riportare esattamente il tuo nome
Libretto di circolazione @automobilismodepoca
Nel libretto di circolazione le voci C.2.1 e C.2.2 devono riportare nome e cognome esatti del proprietario: se non coincidono, la sanzione è inevitabile.
Non tutti sanno che nel libretto di circolazione ci sono due campi — C.2.1 e C.2.2 — che rivestono un ruolo cruciale durante un controllo stradale. Al posto di blocco, quando gli agenti chiedono “favorisca il C.2.1”, stanno verificando una cosa semplice ma fondamentale: l’esatta corrispondenza tra i dati del documento e l’identità di chi dichiara di essere il proprietario del veicolo. Una discrepanza, anche minima, può trasformarsi in una multa inevitabile.
Capita più spesso di quanto si pensi. Un errore di trascrizione, un secondo nome omesso, un cambio di residenza non aggiornato o una procedura amministrativa incompleta possono portare a un libretto non perfettamente corretto. E quando il proprietario effettivo non coincide con quello registrato nella carta di circolazione, la normativa non lascia spazio a interpretazioni: il documento è irregolare.
Cosa rappresentano davvero le voci C.2.1 e C.2.2 del libretto
Il campo C.2.1 indica nome e cognome del proprietario del veicolo, mentre il C.2.2 riporta il relativo indirizzo di residenza. Sono informazioni basilari, ma essenziali per stabilire chi ha la responsabilità civile e fiscale del mezzo. Per questo gli agenti li controllano per primi: se i dati non corrispondono, l’auto risulta intestata a un soggetto diverso e scattano subito accertamenti.
L’errore può sembrare banale — un nome scritto male, un cognome non aggiornato dopo un cambio anagrafico — ma il libretto è un documento ufficiale e deve essere perfettamente allineato alla situazione reale. Un’omissione o un dato sbagliato compromettono la validità dell’intestazione e creano problemi anche per assicurazione, multe, richiami e rateizzazioni.

Perché la multa è obbligatoria e cosa bisogna fare per mettersi in regola
Quando il dato del proprietario non è corretto, scatta la sanzione prevista per documento non aggiornato o non conforme. L’irregolarità viene rilevata sul posto, senza bisogno di ulteriori verifiche, perché l’anagrafe deve combaciare al millimetro con ciò che appare nella carta di circolazione. Questo perché il proprietario è il riferimento fiscale del veicolo: è lui che paga bollo, tasse e risponde delle violazioni. Certo ci sono delle eccezioni, ovvero se il conducente fa parte del nucleo familiare del proprietario.
Per evitare problemi è comunque sufficiente richiedere l’aggiornamento del libretto non appena cambia un dato personale o quando ci si accorge che è stato inserito in modo errato. La procedura è semplice e può essere svolta presso la Motorizzazione o tramite un’agenzia abilitata. Trascurarla, invece, significa rischiare una sanzione certa e soprattutto viaggiare con un documento che non identifica correttamente chi è davvero responsabile del veicolo.
