Il
salone modenese, di caratura internazionale, quest’anno è dedicato a due grandi figure dell’automobilismo con mostre di grande qualità a loro dedicate:
Enzo Ferrari a 120 anni dalla nascita avvenuta a Modena il 18 febbraio 1898 e Carlo Abarth, nato 110 anni fa.
Per celebrare il Drake, il
patron Mauro Battaglia e suoi collaboratori hanno studiato diversi momenti. In primis la
mostra “Testimonianze”. Su grandi display appariranno interviste video alle persone che hanno avuto un ruolo nella vita di Enzo Ferrari, tratte dall’archivio Fondazione Casa Enzo Ferrari, con contributi di Piero Ferrari, Mauro Forghieri, Giulio Borsari, Franco Gozzi, Mario Righini, don Sergio Mantovani, Oscar Scaglietti, il barbiere Antonio d’Elia, il ristoratore Lauro Malavolti, l’autista Dino Tagliazucchi, il pilota René Arnoux. Poi una mostra di
foto inedite sulla vita privata dell’Ingegnere, tratte dalla
collezione della famiglia Panini e del tutto inedite. Infine 4 formidabili veicoli, la prima vettura prodotta a Modena dal Drake,
la Auto Avio Costruzioni 815 del 1940, la “chicca”
Ferrari 195/212 Inter, il caccia
Macchi C202 Folgore, appartenuto alla 84° squadriglia, 3°stormo Francesco Baracca, che reca sulla fusoliera l’originale Cavallino Rampante e la
Ferrari 250 GTE 2+2 denominata Spatafora appartenuta famoso maresciallo della Polizia di Stato.
Anche Carlo Abarth, pilota, imprenditore e geniale costruttore merita un posto importante nel pantheon dell’automobilismo mondiale. Per questo la
6° Modena MotorGallery dedica a Karl Albert Abarth, nei 110 anni dalla nascita, avvenuta a
Vienna il 15 novembre 1908, un appassionante e ricco percorso espositivo.
Nel padiglione
C di ModenaFiere sarà allestita una mostra realizzata in collaborazione con la
Scuderia Tazio Nuvolari Italia e con l’architetto
Giampaolo Benedini, con auto di marca Abarth selezionate, affiancate dal video racconto di storie legate dell’uomo che le ha create.
Accanto a questi
topic, una serie di momenti imperdibili, come la mostra dedicata alle moto
degli anni ’80 a cura del Motoclub 2000 con le rare moto turbo giapponesi contrapposte alle due ruote di fabbricazione europea di quegli anni. La presentazione del primo percorso di alta
formazione per tecnici restauratori del veicolo, curato dal DIEF dipartimento di ingegneria Enzo Ferrari della Unimore, in collaborazione con CNA Ecipar,
i talk show curati dal Club ACI Storico, braccio dell’Automobile Club d’Italia, la presenza ufficiale dei
grandi musei della Motor Valley: il MEF di Modena, il Ferrari SpA di Maranello, il Ferruccio Lamborghini, le collezioni Automobili Pagani e Stanguellini e da Torino il Museo dell’Auto.
«La Modena Motor Gallery è divenuta in soli cinque anni un appuntamento molto sentito dagli appassionati, dai collezionisti e dai commercianti -ha spiegato il
founder della società organizzatrice VisionUP Mauro Battaglia-
il nostro è un salone dove è possibile respirare l’aria della passione, incontrare da vicino personalità del motorismo, vedere pezzi bellissimi e portare a casa qualche emozione e nuove idee. Il nostro evento cresce circa del 10% ogni anno in termini di pubblico ed espositori, siamo orgogliosi del passato di questo territorio ma pensiamo al futuro con corsi per restauratori e spazio al nuovo con la mostra per veicoli elettrici Le radici del futuro. Ogni anno cerchiamo temi originali e anche quest’anno credo siamo riusciti a proporre un evento di qualità. Grazie ai nostri partner senza i quali non sarebbe possibile realizzare nulla di simile».
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