Quei folli inglesi della Everrati hanno creato una GT40 elettrica

Un sacrilegio, un affronto alla vittoriosa e spettacolare supercar d'epoca americana che perde il V8 per del triste silenzio

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Stiamo soffrendo a scrivere questo testo. Parecchio. Vedete, finché uno vuole realizzare la propria auto elettrica moderna senza pretese sportive o senza voler fare lezioncine moraliste agli appassionati, va bene; se altri vogliono prendere povere auto d’epoca come Maggiolini o 500 e metterci un motore elettrico, spiace molto, ma nulla di irreparabile… così però si esagera. Dopo la 964 silenziata l’azienda inglese Everrati ha deciso di scatenare un putiferio – sicuramente un ottimo modo per far parlare di sécreando una Ford GT40 elettrica. Una GT40! Una delle vetture più iconiche, viscerali e rumorose mai create oltreoceano con uno stupido motore elettrico a togliere il 90% del carattere alla leggendaria vincitrice di Le Mans; così non va bene. Già classiche comuni come una MG B o una Ritmo Abarth o una 914 perderebbero buona parte del loro fascino se sibilassero e basta, senza trasmettervi granché e rovinando la tipica esperienza di guida di un’auto d’epoca, figuriamoci una 911, una 275 GTB, una GT40. Dai.

A onor del vero questa GT40 (e vorremmo ben vedere) non è originale bensì una replica dell’azienda americana Superformance, specializzata in riproduzioni perfette di Cobra, Daytona e appunto GT40. Al posto di un V8 da 7.0 litri con 500 rabbiosi cavalli e un cambio manuale – o qualunque altro V8 che potete scegliere alla Superformance – c’è un motore elettrico con una quantità non precisata di cavalli, un baricentro studiato per essere il più basso possibile e un sintetizzatore audio per riprodurre il sound dell’otto cilindri; c’è persino una sorta di mappatura per ricreare l’esperienza di un cambio manuale. Ma perché?? Non ha senso togliere un V8 – ad una Ford GT tra l’altro, non ad una Range Rover – e poi fare di tutto per cercare di non rimpiangerlo. Basterebbe non toglierlo e basta… . Le vibrazioni, il feroce sound, l’erogazione brutale, la trasmissione meccanica e via all’infinito, tutte cose che di certo non si rimpiazzano con un software elaborato. Capiamo che con questa smania dell’elettrico si debba cercare di distinguersi, e certamente questa GT40 sarà veloce, ma quello che tanti paiono ancora non capire è che ce ne frega poco di qualche decimo in meno sullo 0-100, sono le sensazioni e il piacere di guida a contare, il puro coinvolgimento, l’esperienza… specialmente con auto dalla reputazione e dalla storia simili. Non ci siamo Everrati, proprio non ci siamo.

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