Quella volta che Mercedes sconvolse il mondo: “cambio manuale senza frizione” | A cosa serviva il leggendario AKS

“Cambio manuale, prima, seconda, terza… e manca il pedale della frizione”: in un video su TikTok il meccanico @andrea_petrini mostra il leggendario sistema Mercedes AKS, una soluzione che negli anni ’90 sembrava fantascienza.

Nel filmato si vede chiaramente la scena che manda in tilt chiunque ami guidare: tre pedali no, perché sono solo gas e freno, ma al centro c’è comunque una leva con le marce “vere”, da manuale. “Ma com’è possibile?”, insiste lui, mentre inquadra l’abitacolo e fa notare che non c’è alcun pedale della frizione da premere. Il risultato è spiazzante: l’auto si guida come una manuale, ma senza usare il piede sinistro.

Il punto, spiega @andrea_petrini, è che oggi lo chiameremmo cambio robotizzato con attuatore elettronico, mentre al tempo veniva raccontato come “cambio manuale con frizione automatica”. Un’idea nata per rendere la guida più comoda, soprattutto in città, senza rinunciare del tutto alla logica del cambio tradizionale, con innesti e rapporti gestiti dal guidatore.

Che cos’era davvero l’AKS e perché sembrava magia

AKS è l’acronimo che nel video viene associato a “Automatische Steuerung Kupplungs”, cioè il controllo automatico della frizione in casa Mercedes. In pratica il pedale non c’era perché al suo posto lavorava un attuatore: un dispositivo elettronico che inseriva e disinseriva la frizione al momento giusto, mentre tu ti limitavi a muovere la leva e scegliere la marcia.

Il concetto era semplice e geniale: mantenere la familiarità del manuale, ma togliere la parte più faticosa nel traffico, cioè frizione su e giù. Nel racconto del meccanico, il sistema era addirittura un brevetto “copiato” dal gruppo Fiat, condiviso o declinato anche da Volkswagen, a dimostrazione di quanto fosse una soluzione di tendenza in quegli anni.

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Comodo finché va: il motivo per cui è sparito in fretta

Nel video vengono citati anche i nomi “cugini”: Volkswagen lo chiamava AGS, Fiat Comfortronic, Mercedes appunto AKS. Sulla Stella lo si vedeva soprattutto sulla prima generazione di Classe A, con motori diesel e benzina, “dal ’97 circa al 2004-2005”. Un periodo in cui il mercato cercava scorciatoie tra manuale puro e automatico vero.

Il problema è che, sempre secondo la spiegazione, quando funzionava era comodissimo, ma quando si rompeva iniziavano i dolori: l’attuatore, cioè la parte elettronica che gestiva la frizione, poteva diventare molto costoso. E così il pubblico ha finito per preferire scelte più nette: o il manuale classico, o l’automatico “vero”, senza quella terra di mezzo che sulla carta era brillante, ma nella vita reale poteva diventare un grattacapo.