Questa è la prima “auto che va sott’acqua” della storia | Si chiama “sQuba” e costa 1.500.000€
SQuba @automobilismodepoca
La prima vera “auto che va sott’acqua” della storia esiste davvero: si chiama sQuba, l’ha creata Rinspeed ed è un prototipo elettrico capace di immergersi fino a 10 metri, con un valore vicino a 1.500.000 euro.
Presentata al Salone di Ginevra 2008, la Rinspeed sQuba è uno di quei progetti che sembrano usciti direttamente da un film di fantascienza. Il nome che spesso viene pronunciato come “Scuba” è in realtà scritto sQuba, proprio a richiamare il mondo delle immersioni. L’idea alla base è semplice e folle allo stesso tempo: trasformare una sportiva leggera in una vera auto che va sott’acqua, in grado di muoversi su strada, galleggiare e poi scendere in profondità come un piccolo sottomarino personale.
L’ispirazione dichiarata arriva da una delle vetture usate da James Bond, quella che nel celebre film si tuffava in mare e continuava la missione sotto la superficie. Rinspeed ha deciso di portare quella scena nella realtà, costruendo un prototipo funzionante e totalmente elettrico, pensato per dimostrare fin dove si possa spingere la fantasia quando incontra la tecnologia.
Dalla Lotus di 007 alla sQuba: il sogno che si tuffa davvero
Alla base di tutto c’è una Lotus Elise, scelta per la sua leggerezza e per il telaio particolarmente adatto alle trasformazioni. Gli ingegneri Rinspeed hanno rimosso il tettuccio, rendendola cabrio per motivi di sicurezza: in caso di emergenza sott’acqua, i passeggeri devono poter uscire subito, senza ostacoli. La carrozzeria è stata modificata con prese d’aria, sfoghi e dettagli pensati per lavorare sia in superficie sia in immersione, con luci e gadget che sembrano davvero rubati a una scena di 007.
Il cuore tecnico è affidato a tre motori elettrici: uno dedicato alla guida su strada, che muove l’auto come una normale sportiva a zero emissioni, e due propulsori nautici per la guida subacquea. Una volta entrata in acqua, la sQuba galleggia e poi, se lo si desidera, può iniziare a scendere fino a circa 10 metri di profondità. A quel punto le ruote smettono di avere un ruolo, e sono i motori subacquei a spingerla come un piccolo veicolo anfibio futuristico.

Bombole d’ossigeno a bordo e un prezzo da sogno milionario
Per permettere a guidatore e passeggero di respirare sott’acqua, sotto i sedili sono state installate due bombole d’ossigeno, collegate a erogatori individuali. L’abitacolo resta aperto, proprio per sicurezza, ma l’insieme di strumentazione, comandi e luci regala davvero la sensazione di essere in missione speciale. Ogni dettaglio è pensato per stupire: dalla gestione elettronica della profondità agli effetti scenografici, l’auto è un manifesto vivente di cosa si possa ottenere quando non ci si pone limiti.
Come spesso accade con i prototipi estremi, la sQuba non è mai stata messa in produzione, sia per i costi elevatissimi sia per le implicazioni di sicurezza di un mezzo del genere. Oggi il suo valore viene stimato intorno a 1.500.000 euro, una cifra che la colloca più nel mondo dei pezzi da collezione che in quello delle auto “normali”. Eppure continua a far parlare di sé: chi la scopre per la prima volta corre a cercarne i video e la pubblicità su YouTube, scoprendo che quella che sembrava solo una scena da film è, almeno per una volta, diventata realtà su quattro ruote e due eliche.
