Così nasce l’idea di un’automobile che metta in “vetrina” tutto ciò. È l’inizio del 1976: una sera lungo il percorso Dieppe-Billancourt a bordo di una R16, due uomini riflettono sul futuro al termine di una giornata di lavoro. Jean Terramorsi, direttore del prodotto di piccole serie, e il suo vice Henri Lherm, parlano a ipotizzano una R5 molto speciale, “che potrebbe brillare in gara, completare la gamma e, perché no, avere il turbo. E, soprattutto, una R5 a motore centrale. Terramorsi forse sogna a occhi aperti, ma propone davvero l’idea della Renault5 Turbo ai suoi superiori e, in particolare, a Bernard Hanon, l’amministratore delegato di Renault, ed a Gérard Larrousse, direttore di Renault Sport. Jean
Terramorsi riesce nell’intento di “innescare” la sua piccola bomba, prima di scomparire il 26 agosto 1976. Non vedrà mai realizzata quell’auto che sognava a occhi aperti.
Tra il 1976 e il Salonedi Parigi del 1978, Michel Têtu e gli ingegneri dell’Alpine a Dieppe si danno da fare per elaborare la meccanica e il telaio, fino a far uscire, nella massima segretezza, il primo prototipo. Nel frattempo, Bertone, il Centro Stile Renault a Rueil-Malmaison, Alpine a Dieppe e Heuliez a Cerizay lavorano instancabilmente: chi allo stile, chi al telaio, chi all’industrializzazione della futura Renault 5 Turbo, il cui nome in codice è 822.
A novembre 1978 un’auto di color nero, pilotata da Guy Fréquelin, è svelata alla stampa convocata sul circuito di Lédenon. Fréquelin guida il primo di una serie di prototipi: 822-01, 822-02 e 822-03. Sarà proprio quest’ultimo a esordire in gara con Guy Fréquelin al volante al Giro d’Italia del 1979. L’evento si conclude con un ritiro, per rottura del motore, ma non prima che la R5 Turbo abbia impressionato spettatori e giornalisti, lottando ad armi pari contro temibili concorrenti. A Dieppe non si scoraggiano, Alain Serpaggi percorre migliaia di chilometri con la “piccola bomba”. Sarà lui a mettere definitivamente a punto la Renault 5 Turbo. Ma, per ottenere le omologazioni per le gare, la Turbo deve essere commercializzata e sarà quindi prodotta in serie.