Automobilismo d'epoca

13 Da quando è nata l’automobile, le competizioni sono il più importante banco di prova a disposizione per valutare le diverse scelte tecniche. Sono anche un veicolo di grande notorietà, verità conosciuta e molto sfruttata fin dai primordi dell’automobilismo. Le dimostrazioni di superiorità e le vittorie che tra il 1911 e il 1912 ottiene la Fiat S61 negli Stati Uniti d’America, in particolare al GP d’America a Milwaukee, le valgono grande fama sul mercato americano. Il suo enorme motore è un quattro cilindri di ben 10.087 cc ed arriva ad erogare la potenza, notevolissima a quell’epoca, di 125 CV per una velocità massima di 160 km/h. Anche Vincenzo Lancia vuole raccogliere la sfida. Con la 12 HP Sport (tipo 51), prima Lancia ad essere prodotta nel 1908, allestita anche in versione corsa, poi a partire dal 1919 denominata Alpha inaugurando il filone delle lettere dell’alfabeto greco, introduce un’altra brillante novità tecnica, l’albero di trasmissione provvisto di giunti cardanici, innovazione coperta subito da brevetto. Con la piccola vettura a 4 cilindri di “soli” 2.543 cc nel 1908 ottiene brillanti risultati nella sua categoria sia in Italia che negli Stati Uniti. Il fenomeno delle competizioni e del beneficio d’immagine che ne deriva cresce moltissimo negli anni tra le due guerre e giunge a maturità con l’inizio degli anni Cinquanta. La Lancia D50 è una bellissima monoposto di Formula 1, progettata nel 1953 da Vittorio Jano. Molto compatta, LANCIA D50 F.1 Progettata da Vittorio Jano nel 1953 è la prima e unica Lancia da F.1. Caratteristici i serbatoi laterali. Ha un V8 di 90° longitudinale con cilindrata di 2,5 litri, aspirato e con cambio a 5 marce. Sviluppa circa 260 CV. Dopo la morte di Ascari auto e ricambi vennero ceduti a Ferrari che, con alcuni aggiornamenti, vinse il Mondiale 1956. A fianco, l’abitacolo. FIAT S61 Vettura da corsa realizzata nel 1908 per il mercato USA, derivata dalla Granturismo omonima. Monta un 4 cilindri di 10.087 cc, monoalbero in testa con 4 valvole per cilindro e doppia accensione per una potenza di 115 e poi 125 CV. Velocità di punta 160 km/h. Fu terza alla prima edizione della 500 Miglia di Indianapolis. ha un’ottima distribuzione dei pesi grazie ai due serbatoi laterali (ognuno da 90 litri) e al gruppo frizione-cambio-differenziale al retrotreno con ponte De Dion: è dunque maneggevole, innovativa, potente grazie al suo 8 cilindri a V di 90° di 2,5 litri da 260 CV, e infatti fa subito il miglior tempo in prova all’esordio in Spagna nel 1954. Definitivamente a punto, nel 1955 sta per iniziare il suo periodo d’oro ma l’improvvisa morte di

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