Automobilismo d'epoca 4-2021

19 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |APRILE 2021 AEREI IN SENSO CONTRARIO Gli aerei disputarono la gara volando sul tracciato delle auto, ma in senso opposto a queste. Tuttavia il pubblico non capì che si trattava di una gara, anche perché non era semplice da seguire, men che meno in contemporanea a quella delle auto! I l Gran Premio d’Italia compie 100 an- ni dalla sua prima edizione, disputata il 4 settembre 1921 sul circuito di Bre- scia-Montichiari. Fu, quella, unamani- festazione epocale poiché, oltre alle com- petizioni per automobili, si svolsero anche lo spettacolare Gran Premio per gli aero- plani ed il Gran Premio delle Nazioni per le motociclette. Tutto in un unico evento, sul- lo stesso percorso (nella stessa zona, par- lando di aerei). Un evento che diede il via alla grande tradizione del Gran Premio ita- liano, unico insieme a quello di GranBreta- gna sempre presente anche nel mondiale di F1, dal 1950. L’attività agonistica per veicoli amotori era tuttavia ben presente in Italia, e in partico- lare nel bresciano, da ben prima del 1921: già nel settembre 1899 Brescia aveva ospi- tato la sua prima corsa automobilistica, il passaggio della Verona-Brescia-Mantova- Verona. Fu allora predisposto un traccia- to di forma triangolare con il suo apice in località Fascia d’Oro (tra Brescia e Monti- chiari), dove fu realizzata l’attrattivaprinci- pale di tutta l’opera: una curva di raccordo sopraelevata, lunga oltre 500 metri; il trac- ciato misurava 17 chilometri ed era a for- ma di triangolo isoscele. In quei primi an- ni di corse automobilistiche sul suolo ita- liano si disputò anche la Coppa Florio (de- nominazione assunta nel 1905 da una gara esistente fin dal 1900, disputata a Brescia), divenuta Targa Florio a partir dal 1906, e nel 1920 si decise di creare un autodromo permanente nei pressi di Milano: quello di Monza, che il 10 settembre 1922 ospiterà il 2° Gran Premio d’Italia. Auto e aerei Il programma fu molto ricco, non soltan- to per la presenza di tre tipi di veicoli e ve- livoli, ma anche perché le gare furono più d’una: nella settimana tra il 4 e l’1 settem- bre, più l’appendice del lunedì 12, c’era per esempio anche la gara sul “Chilometro lan- ciato”, da effettuarsi ilmercoledì 7. Il “Gran Premio d’Italia automobilistico e d’aviazio- ne” fu previsto domenica 4 e fu riservato ad automobili con cilindratamassima di tre li- tri. Alla gara si iscrissero la franceseBallot, l’americana Duesenberg, l’inglese Sunbe- am e la Fiat, che preparò la “801”, dotata di un nuovomotore a otto cilindri in linea, ac- creditato di 120 Cv. Alla fine la gara fu una speciedi partita Italia-Francia, poichéDue- senberg e Sunbeam non si presentarono a Brescia, dove si allinearono per il “Via!” tre Ballot e tre Fiat: le auto francesi con i pilo- ti Jules Goux, Jean Chassagne e Ralph De Palma e le Fiat con Pietro Bordino, Ugo Si- vocci e Louis Wagner.

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