Automobilismo d'epoca

97 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |APRILE 2023 C’era volta il Rallye di Monte-Carlo, la massima espressione delle gare su strada. Migliaia di chilometri da percorrere, partendo da diverse località europee per concentrarsi su Monaco e poi iniziare una lunga competizione caratterizzata dall’incertezza delle condizioni climatiche invernali e dalle difficoltà di un percorso interamente alpino, con prove cronometrate di giorno e di notte, per concludersi dopo quasi una settimana al porto del Principato. Le nuove regolamentazioni dei Rally degli anni 2000 hanno drasticamente ridimensionato questo aspetto caratteristico della competizione, riducendola ad una competizioLe buone prestazioni di gran parte degli equipaggi al 25° Rallye del Principato, italiani compresi, sono state vanificate dalle bizze degli strumenti e da incredibili penalizzazioni. Vediamo perché e come è andata di Alberto Bergamaschi – Foto di DR Photo e Motorsand4X4.com PROTAGONISTI A destra, ha portato bene agli svizzeri Enz e Seeberger la livrea “HF Munari-Mannucci Montecarlo 1972” della loro Fulvia Coupè 1,3 S: in testa da metà gara, si sono aggiudicati il Rallye con una prestazione precisa, senza sbavature. Nella foto grande, Giovanni e Tiziana Chiesa con la Giulia Ti 1600 sono stati i migliori degli italiani chiudendo al 3° posto assoluto.

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