Automobilismo d'epoca

98 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT | APRILE 2024 con la McLaren, promette di ripresentarsi proprio a Indianapolis, nel giro di un paio d’anni, arricchendo ulteriormente il tasso tecnico della categoria. Che, come detto, non è esasperato (sospensioni e freni, per esempio, sono in acciaio anziché in carbonio, materiale che è consentito per i dischi freno soltanto sui superspeedway, per motivi di sicurezza), tuttavia gode di un regolamento tecnico molto interessante. I motori possono avere un massimo di 8 cilindri e la sovralimentazione, cubatura di 2,65 litri ma con una pressione molto più bassa rispetto a quanto si fosse abituati in Formula 1 anni addietro: da 1,52 a 1,76 bar, a seconda se il motore è “racing” oppure derivato dalla serie (stock-block). I motori più moderni superano i 13.000 giri, grazie alla distribuzione bialbero in testa con 4 valvole per cilindro, regalando un bel sound agli spettatori, cosa che non guasta... Essendo in America ancora in voga i grossi V6 e V8 ad aste e bilancieri, questi ultimi possono invece godere della pressione più elevata, e anche di un vantaggio di cubatura Una gara, due federazioni I fornitori di motori si chiamano Chevrolet-Ilmor, Honda, Buick, Ford (che fornisce la maggioranza della griglia). I telai sono Penske, Lola e Reynard: quest’ultima debutta nel 1994, dopo aver dominato la Formula 3 e la Formula 3000 europee. A fine 1993 Chevrolet annuncia la sua uscita dalla CART (finanziava i motori Ilmor di Mario Illien e Paul Morgan), anche in vista della creazione di un nuovo campionato: nel 1995 partirà la Indy Racing League, organizzata di fatto dalla famiglia France, proprietaria di Indianapolis. La clamorosa scissione è dovuta al fatto che l’autodromo dell’Indiana fa parte da sempre della USAC (United States Auto Club), cioè la Federazione automobilistica statunitense, motivo per il quale la 500 Miglia negli anni Cinquanta faceva parte del calendario del mondiale di F1; la sua gara è dunque la sola in calendario sanzionata dalla USAC anziché dalla CART. È la forza della tradizione e del prestigio di Indianapolis. L’edizione 1994 della gara risponde dunque a due regolamenti tecnici e quello della SPORT / 500 MIGLIA DI INDIANAPOLIS

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