Automobilismo d'epoca

93 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |MAGGIO 2023 La famosa squadra, unica tra quelle inglesi a costruirsi il motore, concluse la sua presenza in F.1 nel 1977 nel peggior modo possibile. La P207, progettata in fretta dall’ex Lotus Len Terry, si dimostrò un disastro anche per via di un 12V poco potente e fragile. Un team allo sbando come dimostra il fatto che la monoposto prese il via a un solo GP, fermandosi dopo un giro. Ecco come si è arrivati alla disfatta di Alberto Pasi - foto Archivio BRM e Bonhams DUE ESEMPLARI Sono entrambe sopravvissute le due P207 costruite. La n.1 si trova in Nuova Zelanda, la n.2 negli USA. Quest’ultima (in foto), in configurazione Campionato Aurora AFX del 1978, è andata all’asta da Bonhams, battuta anni fa per 350.000 euro. va fosse sufficiente acquistare un motore come il Cosworth e installarlo su un telaio convenzionale per figurare al via e incassare i premi di partecipazione. Ma erano anche gli anni in cui la F.1 era diventata “grande”, specie in termini di budget, e dove lo spazio per i piccoli team si stava restringendo sempre più. Si arrivò comunque all’assurdo di avere 36 macchine iscritte a gara tanto che nel 1988, in nome della sicurezza, si introdusse una sessione “tagliola” il venerdì mattina per i team debuttanti o peggio classificati l’anno prima, in modo da stabilire chi potesse partecipare alle qualifiche. In una ventina d’anni dunque ne abbiamo viste di cotte e di crude, tuttavia c’è chi ha fatto peggio perché non si trattava di un team “minore”, ma della BRM. Una delle squadre inglesi più famose, in auge dalla fine degli anni 50 ai primi 70, campione del mondo nel 1962 e per 4 volte seconda nella classifica per Co-

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