Autostrada senza limiti di velocità: finalmente passata la legislatura | Dopo la Germania, anche l’Arizona passa all’alta velocità

L’Arizona sperimenta l’eliminazione dei limiti di velocità su tratti selezionati dell’Interstate 8. Un progetto pilota per valutare sicurezza e traffico su arterie isolate.

Autostrada senza limiti di velocità: finalmente passata la legislatura | Dopo la Germania, anche l’Arizona passa all’alta velocità
Shock Arizona | Autostrada senza limiti: la verità dietro la scelta.L’Arizona sperimenta l’eliminazione dei limiti di velocità su tratti selezionati dell’Interstate 8. Un progetto pilota per valutare sicurezza e traffico su arterie isolate.

Lo Stato dell’Arizona ha deciso di intraprendere un percorso innovativo nel panorama della regolamentazione stradale, introducendo una modifica significativa che potrebbe rivoluzionare il concetto di guida su alcune delle sue arterie principali. La novità più eclatante riguarda l’eliminazione dei limiti di velocità su tratti specifici dell’Interstate 8, una cruciale via di comunicazione che si estende da San Diego, in California, fino a Casa Grande, in Arizona. Questa iniziativa non è un “via libera” generalizzato, bensì una componente fondamentale di un progetto più ampio e strutturato, battezzato RAPID Act (Reasonable and Prudent Interstate Driving). L’essenza del RAPID Act risiede nella sua ambizione di esaminare in profondità gli effetti derivanti dall’assenza di restrizioni di velocità sul flusso del traffico e, soprattutto, sulle dinamiche della sicurezza stradale. La decisione di implementare questo progetto pilota è stata ponderata, focalizzandosi su sezioni autostradali che per loro natura sono più isolate, caratterizzate da un volume di traffico inferiore e da un rischio intrinseco di incidenti storicamente contenuto. L’Arizona si propone così di esplorare nuove frontiere nella gestione della mobilità, mettendo alla prova la possibilità di unire una maggiore libertà di guida con un mantenimento, o addirittura un miglioramento, degli standard di sicurezza.

Le regole del nuovo sistema: giorno e notte

Le regole del nuovo sistema: giorno e notte

Nuovo sistema: le regole che modellano giorno e notte.

 

Nonostante l’eliminazione dei limiti, il progetto RAPID Act non concede un’anarchia totale sulla strada. Le autorità hanno stabilito un insieme di regole precise e ben definite, con una distinzione cruciale basata sull’alternarsi del giorno e della notte. Durante le ore diurne, quando la luce del sole garantisce una visibilità ottimale, agli automobilisti sarà consentito percorrere questi tratti autostradali – che prevalentemente attraversano vaste aree desertiche – a una velocità libera. Tuttavia, questa libertà è sempre subordinata al “buon senso” del conducente, richiamando a una responsabilità individuale che va oltre la semplice osservanza di un numero. Si presuppone che i guidatori adattino la velocità alle condizioni reali della strada, del veicolo e del traffico, anche in assenza di un limite imposto. La situazione cambia radicalmente al calar del sole. Di notte, quando la visibilità è notevolmente ridotta e i pericoli potenziali aumentano, non sarà più possibile superare le 80 miglia orarie. Questo corrisponde a circa 130 chilometri orari, un limite che, pur essendo elevato per molti standard internazionali, rappresenta una restrizione necessaria per garantire un livello accettabile di sicurezza in condizioni di scarsa illuminazione. Questa modulazione dei limiti in base all’orario dimostra un approccio attento e calibrato da parte delle autorità dell’Arizona, volto a bilanciare l’efficienza dei trasporti con la tutela della vita umana.

Criteri di selezione e obiettivi del progetto pilota

Criteri di selezione e obiettivi del progetto pilota

I pilastri del progetto pilota: criteri di selezione e obiettivi.

 

Il progetto pilota non si estende indiscriminatamente a tutte le autostrade dello Stato. Al contrario, riguarda un’area selezionata con criteri molto specifici, pensati per massimizzare la sicurezza e l’efficacia dell’esperimento. Tra i requisiti fondamentali figurano un tasso di incidenti inferiore alla media nazionale negli ultimi cinque anni per i tratti interessati, assicurando che l’esperimento si svolga su percorsi già intrinsecamente sicuri. Inoltre, la scelta è ricaduta su sezioni autostradali che presentano una notevole distanza dai centri abitati, riducendo così i rischi per la popolazione e per il traffico locale. Un altro fattore determinante è la qualità delle infrastrutture: le arterie selezionate devono essere state aggiornate e mantenere gli ultimi standard di sicurezza e manutenzione. Questi rigorosi criteri mirano a creare un ambiente controllato dove valutare al meglio gli effetti dell’assenza di limiti. Gli obiettivi del RAPID Act sono chiari: si vuole innanzitutto cercare di ridurre i tempi di percorrenza su tratti molto lunghi e rettilinei, condizioni abbondanti nelle vaste aree desertiche degli Stati Uniti. L’ambizione maggiore, tuttavia, è quella di valutare se una maggiore libertà di velocità, affidata al giudizio del singolo, possa effettivamente coincidere con un livello di sicurezza stradale accettabile, o addirittura migliorato, sfidando le convenzioni consolidate e potenzialmente offrendo un modello per il futuro della regolamentazione stradale in contesti simili.