Alessandro Gamberini, classificatosi secondo con la Fiat 514 Mille Miglia è altrettanto contento della propria gara “Non siamo partiti troppo decisi, ma siamo stati agevolati dalle prove tecniche e abbiamo ottenuto un ottimo risultato”. Contento, ma non completamente soddisfatto è invece Sergio Sisti, che ha gareggiato al volante di una Lancia Lambda del 1929 “Io sogno sempre il primo posto! la Lambda è una macchina impegnativa, ma quello che dà più fastidio sono i 3 centesimi sui Sestieri” scherza enfatizzando la rivalità con Passanante che questa mattina gli ha portato via la vittoria del Tour dei Sestieri per pochissimi centesimi di secondo. Sana rivalità, quella che anima la competizione, condivisa anche dalle sorelle Pastore, Martina e Giulia, si alternano al volante della Porsche 356 del 1957 con un preciso obiettivo: battere in gara i propri genitori. “Volevamo fare meglio di loro, ma non ci siamo riuscite, loro sono più bravi”, le due portano a casa la Coppa delle Dame. La cerimonia di premiazione si è dilungata durante il pranzo, un’ultima occasione di convivialità prima di salutarsi, certamente dandosi appuntamento all’anno prossimo. Tanti sono infatti gli equipaggi che hanno già promesso di ripresentarsi nuovamente dopo il gran divertimento, tra questi Roberto Rossoni e Mariangela Ramona Bernini, vincitori della Coppa d’Oro delle Dolomiti Legend su una Fiat X1/9 1973. Oltre ai graditissimi ritorni, la speranza è di ritrovarsi l’anno prossimo insieme a tanti nuovi appassionati di questa specialità, questo il caso di Fabio Vergamini e Annamaria Fabrizi, che portano a casa la vittoria tra le moderne del Tributo alla Coppa d’Oro delle Dolomiti con una Ferrari 488: “Un anno fa non ci avremmo pensato neanche lontanamente, abbiamo iniziato a fare regolarità da poco” ma la loro non è affatto una vittoria inaspettata, visti i grandi risultati ottenuti in questa disciplina pur non avendo alle spalle una grande esperienza. Si conclude così l’edizione 2021 della Coppa d’Oro delle Dolomiti, una manifestazione dall’importante valore sportivo e sociale, con la certezza di ritrovarsi in una prossima edizione sempre in questi luoghi magnifici e, la speranza, di poterlo fare in assoluta libertà, non più gravati dalle restrizioni della pandemia ancora in atto.