START&STOP sulle nostre auto: se lo tieni acceso ti partono 2000 euro di manutenzione certa | Più costosa del superbollo
Un meccanico esperto rivela i problemi nascosti del sistema Start&Stop: usura del motorino d’avviamento, shock termici e costi di manutenzione elevati. Scopri se conviene davvero tenerlo attivo!
Il problema del motorino d’avviamento
Jordi Gil, meccanico con anni di esperienza, è categorico: il sistema Start&Stop è più dannoso che utile. Il suo consiglio? Disattivarlo immediatamente dopo essere saliti in auto. Il problema principale, secondo Gil, risiede nel motorino d’avviamento. Questo componente non è progettato per sopportare le continue sollecitazioni causate dalle frequenti accensioni e spegnimenti tipici del traffico cittadino.
In condizioni normali, il motorino d’avviamento viene utilizzato poche volte al giorno. Con il Start&Stop attivo, può essere chiamato in causa centinaia di volte, accelerando drasticamente il suo processo di usura e aumentando la probabilità di guasti prematuri. Questo si traduce in una spesa imprevista per la sostituzione del componente, annullando potenzialmente i benefici derivanti dal presunto risparmio di carburante.
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La situazione si complica ulteriormente con i veicoli dotati di alternatore intelligente. Questo sistema, che permette di riavviare il motore sfruttando la cinghia, può trasformarsi in un vero e proprio incubo economico. La riparazione o sostituzione di un alternatore intelligente danneggiato può costare fino a 2.000 euro, una cifra considerevole che vanifica qualsiasi risparmio di carburante ottenuto nel tempo.
Inoltre, ogni volta che il motore si spegne, si interrompe il flusso di olio e liquido di raffreddamento. Questo causa shock termici che possono danneggiare componenti delicati come la turbina, specialmente a motore non ancora in temperatura o durante tragitti brevi. La lubrificazione insufficiente in queste fasi critiche aumenta il rischio di danni al propulsore e ne riduce la durata.
Batterie speciali e un dibattito aperto
Le auto con Start&Stop richiedono batterie speciali, di tipo AGM o EFB, progettate per sopportare cicli di scarica e ricarica più frequenti. Queste batterie sono più costose delle tradizionali, rappresentando un ulteriore costo nascosto. Tuttavia, non tutti concordano con la visione pessimistica di Gil. I sostenitori del sistema affermano che i veicoli moderni sono progettati per gestire queste sollecitazioni, con motorini d’avviamento rinforzati e sistemi di lubrificazione ottimizzati.
I numeri, d’altra parte, mostrano una riduzione di consumi ed emissioni tra il 5 e il 10%, un risparmio significativo a lungo termine, soprattutto per chi guida molto in città. La decisione di attivare o disattivare il Start&Stop resta quindi una scelta personale, basata sulla consapevolezza dei potenziali benefici e rischi.
