“Ti conviene fare il pieno oggi” | Benzinaio svela gli aumenti durante il Ponte dell’Immacolata: lo fanno ogni anno

“Ti conviene fare il pieno oggi” | Benzinaio svela gli aumenti durante il Ponte dell’Immacolata: lo fanno ogni anno

Benzinaio @automobilismodepoca

Dal benzinaio la frase è sempre la stessa: “ti conviene fare il pieno oggi”. E dietro il consiglio non c’è superstizione, ma anni di piccoli rincari proprio a ridosso del Ponte dell’Immacolata.

La scena è quotidiana: cliente abituale, macchina sotto la pensilina, domanda di rito sui prezzi. Il benzinaio scuote la testa, guarda il tabellone e sussurra: “se devi partire per il Ponte, fai il pieno adesso”. Nel 2025 il listino medio della benzina self in Italia viaggia intorno a 1,72 euro al litro, con il gasolio poco sotto, valori che arrivano dai dati ufficiali rilevati ogni mattina sui distributori stradali.

Per chi si mette in viaggio l’8 dicembre, questo consiglio suona quasi come una tradizione di famiglia. Ogni anno, alla vigilia del Ponte dell’Immacolata, si ripete la stessa storia: un mix di domanda in aumento, tensioni internazionali e manovre fiscali che spesso si traduce in ritocchi al rialzo. Non sempre sono rialzi clamorosi, ma abbastanza da far dire a chi lavora alla pompa che chi si muove in anticipo ci guadagna, soprattutto se ha in programma centinaia di chilometri tra autostrade e statali.

Quando il Ponte diventa il momento giusto per alzare il prezzo

Guardando agli ultimi anni, il “lo fanno ogni anno” non è solo una sensazione. Le associazioni dei consumatori hanno più volte denunciato come, in vista dell’8 dicembre, i listini dei carburanti tendano a muoversi verso l’alto, parlando di vere e proprie “stangate” da decine di milioni di euro in più pagati dagli automobilisti rispetto alle settimane precedenti. Il copione è ricorrente: il prezzo del petrolio scende o resta stabile, ma alla pompa, proprio alla vigilia delle partenze, i cartelli di benzina e gasolio si impennano quel tanto che basta per farsi sentire sul portafoglio.

Un esempio lampante è il dicembre 2022: all’inizio del mese la benzina self viaggiava intorno a 1,77 euro/litro e il gasolio sfiorava 1,85 euro, complice anche il ripristino delle accise tagliate nei mesi precedenti, che dal 1° dicembre ha aggiunto circa 10 centesimi al litro a benzina e gasolio. In pratica, chi ha fatto rifornimento prima del Ponte ha pagato meno di chi ha aspettato l’ultimo momento per fare il pieno in vista della partenza, ritrovandosi il conto lievitato senza che il prezzo del petrolio fosse davvero esploso nello stesso modo.

Benzina @automobilismodepoca

Perché il benzinaio ti dice “oggi” e non “domani”

Quando il benzinaio ti dice “ti conviene fare il pieno oggi”, in realtà sta leggendo un copione che ha già visto molte volte. Sa che, se il prezzo medio nazionale è stabile o leggermente più basso rispetto ai picchi dell’anno, i margini di discesa nei giorni del Ponte sono minimi, mentre il rischio di qualche centesimo in più è concreto. Sa anche che basta un piccolo movimento delle quotazioni internazionali o una decisione sulle accise per far scattare aumenti improvvisi che colpiscono proprio chi parte all’ultimo, magari alle 6 del mattino del 7 o dell’8 dicembre.

In questo 2025, con benzina intorno a 1,72 euro e gasolio vicino a 1,70 euro al litro, chi si mette in viaggio per il Ponte dell’Immacolata si trova in una situazione intermedia: prezzi non ai minimi storici, ma neppure ai livelli record che hanno caratterizzato altre stagioni. Se il serbatoio è quasi in riserva, la strategia resta la stessa di sempre: fare il pieno oggi nella propria zona, dove si conoscono i distributori più convenienti, anziché rimandare a domani e affidarsi ai listini spesso più salati delle aree di servizio lungo il percorso. È questo il senso, molto concreto, di quel consiglio ripetuto da anni dietro la cassa: giocare d’anticipo sul Ponte dell’Immacolata per non pagare il conto degli aumenti last minute che, puntuali o quasi, tornano ogni dicembre.