Trasporto eccezionale: a Retromobile 2019 il Berliet T100, gigante del deserto

L’enorme veicolo per trasporti speciali, costruito nel 1957 in quattro esemplari, sarà una delle attrazioni alla rassegna parigina del prossimo febbraio
1/8 Una Vespa 400 e il Berliet T100: il raffronto delle dimensioni è strabiliante.
La storia della mobilità non è fatta soltanto di automobili. Anche i veicoli industriali hanno fatto la loro parte, forse addirittura più di quelli civili. Finora questo non è bastato a dare loro la risonanza di una delle grande fiere internazionali dell’auto d’epoca. A Retromobile 2019 tuttavia la scena se la prenderà di certo il Berliet T100; almeno in parte, e certamente per lo spazio che occuperà, visto che trattasi di veicolo alto 5 metri, largo 5 metri e lungo 15 metri. E con pneumatici dal diametro di 2,2 metri e 1 metro di battistrada, oltre che pesanti 1 tonnellata l’uno.
Presentato dalla Fondazione Berliet, che possiede una delle più importanti collezioni al mondo di veicoli industriali, questo vero e proprio colosso fu costruito, in quattro esemplari, nel 1957 per i lavori gravosi nel deserto, in particolare nelle miniere e nelle esplorazioni petrolifere. La prima missione fu in Algeria, dove trasportava equipaggiamenti speciali e indivisibili per le trivellazioni nel deserto per una compagnia mineraria di Hassi-Messaoud.
Le dimensioni e le caratteristiche tecniche (motore Cummins Diesel da 24,5 litri e 700 Cv, trazione 6x6, 24 dischi freno, peso 50 tonnellate) del Berliet T100 lo rendevano adatto a trasportare carichi gravosissimi anche dove le strade erano soltanto piste di sabbia o terra, anche grazie alle gomme speciali prodotte da Michelin nella dimensione 37,5x33 XR. Gomme che a Clermont-Ferrand hanno dovuto riprodurre per l’ultimo viaggio del Berliet T100: uno dei quattro esemplari prodotti, il numero 02, era rimasto in Algeria, dove si è conservato perfettamente per 47 anni, grazie al clima secco della zona; da li è stato prelevato a trasportato di nuovo in Francia, stavolta protagonista lui stesso di un convoglio eccezionale lungo 40 metri, che ha impegnato per l’ultimo tratto di strada, da Lione a Parigi, entrambe le carreggiate di 500 km di strade secondarie per quattro giorni e tre notti, oltre a centinaia di volontari che si sono prestati ad agevolare il suo cammino.
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