Un’esposizione da non perdere: le “Rosse” in abito da corsa

Le auto che hanno creato il mito del Cavallino, dalla prima “barchetta”, la 166 MM di Gianni Agnelli esposta al MoMA fino all'ultima, incredibile “Monza”. Ad Auto e Moto d'Epoca una mostra tematica travolgente nello stand ACI

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Essenziali, veloci, bellissime, le "barchette" appaiono sul finire degli anni 40: spider da corsa leggere, senza capote né fronzoli e con un parabrezza minuscolo per ridurre al minimo l'impatto con l'aria. Una ricetta efficace che permette di dominare negli anni eroici della Mille Miglia, della Targa Florio e di tante altre gare epocali. Per definizione le barchette sono auto da competizione estrema, prodotte in pochissime unità, ciascuna delle quali oggi fa storia a sé per i trascorsi sportivi e non solo. Ferrari, in particolare, lega gli esordi della sua storia sportiva a questo tipo di vetture eccezionali, e proprio alle barchette del Cavallino è dedicata una mostra eccezionale ad Auto e Moto d'Epoca a Padova dalla più "anziana" tra quelle esposte a Padova sarà la Ferrari 166 Mille Miglia carrozzata Touring del 1950 che fu di Gianni Agnelli, poi venduta in Belgio e, in seguito, portata in gara da OlivierGendebien. Successivamente di proprietà del grande collezionista Ferrari ed ex pilota di Formula1 Jacques Swaters, l'auto viene esposta al MoMA di New York e alla Nationalgallerie di Berlino come modello di design italiano. Nel 2015 è una delle vedettes del Concorso d'Eleganzadi Villa d'Este.

Si tratta di un modello particolare anche perché è legato alla nascita stessa del nomignolo

"barchetta. E' infatti, proprio Agnelli, al cospetto delle forme levigate della 166MM esposta al Salone di Torino del 1948, ad esclamare «Ma questa non è una macchina; è una barchetta!». Un commento prontamente registrato dal giornalista sportivo Giovanni Canestrini (uno dei creatori della Mille Miglia) e poi ripreso da Bianchi Anderloni (patron della Carrozzeria Touring di Milano) per definire la versione scoperta della 166 MM, realizzata per la Mille Miglia del 1949. Da allora iltermine “barchetta” è entrato nella storia dei motori finendo per indicare l'intera categoria delle scoperte da corsa, ed è stato ripreso in tempi recenti per modelli esclusivi prodotti in serielimitata. All'estremo temporale opposto della mostra, infatti, ci sarà una delle ultimissime Ferrari Barchetta,

la SP Monza, capostipite di un nuovo concetto di serie limitata made in Maranello denominato ‘Icona' e ispirato alle leggende degli anni 50, fondendo tecnologia avanzata e design evocativo.

Tra la 166 MM e la nuova Monza, ci saranno tanti esemplari rari e dal palmarès incredibile esposti al Padiglione 3 di Auto e Moto d'Epoca presso l'Arena ACI. Tra queste: 340 MM Vignale, 375 MM Pininfarina, uno dei quattro esemplari mai costruiti di 857 S, la Ferrari 750 Monza, la 500 Mondial e tante altre, fino alla youngtimer 550 Barchetta; tutte con una storia da raccontare, a Padova, per far battere ancora tanti cuori a ritmo di corsa.

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