“Vendo la BMW più bella di sempre a 3500€” | Ragazzino trova in cantina “alVolante” del 2005: prezzi da nostalgia canaglia
Vendesi BMW 750i @automobilismodepoca
Un ragazzino trova in cantina una vecchia copia di “alVolante” del 2005 e si imbatte in un annuncio per una BMW 750i a 3.500 euro: per molti la più bella di sempre, a un prezzo che oggi sembra pura fantascienza.
L’immagine è di quelle che fanno sorridere e, allo stesso tempo, stringere il cuore agli appassionati. Un ragazzo di oggi, cresciuto tra suv compatti e crossover elettrici, sfoglia per caso una rivista polverosa trovata in cantina e si ritrova davanti a una pagina di annunci usato: lì campeggia una BMW 750i, considerata da molti la Serie 7 più affascinante di sempre, proposta a 3.500 euro. Una cifra che, agli occhi di chi conosce i listini attuali, appare quasi irreale.
La BMW più bella di sempre a 3500€, che suona come un annuncio impossibile, eppure perfettamente plausibile per quell’epoca. La protagonista è la lussuosa 750i di inizio anni Duemila, ammiraglia iconica che ha diviso i puristi ma che oggi molti ricordano come una delle più riuscite dal punto di vista stilistico, con le sue linee tese, la coda importante e un abitacolo che profumava di vera alta gamma tedesca.
Quando una 750i “da sogno” valeva come una utilitaria usata
Il dettaglio che fa scattare la nostalgia non è solo il modello, ma il rapporto tra ciò che rappresentava e il suo prezzo nell’usato di allora. Una BMW 750i, ammiraglia con motore potente, comfort da limousine e dotazioni d’avanguardia per il tempo, proposta a 3.500 euro significava mettere alla portata di molti un’auto che nuova era stata simbolo di successo e status. L’annuncio su “alVolante” del 2005 racconta un mercato in cui certe grandi berline, dopo pochi anni, scendevano rapidamente di valore.
Per il ragazzino che scopre quella pagina oggi, l’effetto è straniante: la cifra di 3.500 euro è quella che spesso si associa a una citycar vissuta o a una piccola utilitaria con parecchi chilometri, non a una delle BMW più eleganti e discusse di sempre. È proprio questo scarto tra percezione attuale e realtà di vent’anni fa a rendere la scena così potente, capace di far dire a molti “se solo ci fossi stato io, l’avrei comprata al volo”.

Nostalgia canaglia per prezzi e auto che non tornano
La frase “nostalgia canaglia” descrive bene la sensazione che prende chi guarda quell’annuncio. Non è solo rimpianto per i prezzi dell’usato di un’altra epoca, ma anche per un certo modo di intendere l’auto: grande, comoda, pesante, con un otto cilindri pronto a macinare chilometri in autostrada, senza display ovunque e senza l’ossessione del consumo al centesimo. La 750i diventa il simbolo di un lusso “analogico”, distante dai touchscreen e dalle app, ma vicino al piacere di guida puro.
Oggi, con listini alle stelle e normative sempre più stringenti, l’idea di comprare una BMW 750i a 3.500 euro appare quasi uno scherzo. Eppure quelle pagine ingiallite ricordano che c’è stato un tempo in cui le grandi ammiraglie, dopo qualche anno, finivano nei giornali di annunci a prezzi alla portata di tanti. Il ragazzino che trova “alVolante” in cantina forse non lo sa, ma quella pagina gli mette in mano un pezzo di storia dell’auto recente e, a chi guarda con qualche anno in più sulle spalle, strappa un sospirone: certe occasioni, e certi listini, non torneranno più.
