Automobilismo d'epoca

39 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |OTTOBRE 2022 IN ANTICIPO SUI TEMPI Linea innovativa e personale, difficile da accettare all’inizio ma poi apprezzata universalmente; prestazioni nettamente superiori a quelle delle rivali, sia per velocità che per tenuta di strada; struttura protettiva per l’abitacolo progettata secondo criteri del tutto nuovi e anticipatori delle norme di legge che sarebbero arrivate dopo molti anni. Questi i motivi principali per ritenere la GiuliaTI una delle dimostrazioni più lampanti delle capacità progettuali e tecnologiche dell’Alfa Romeo degli anni 60. te 1963 e nella primavera ’64, quando in sequenza compariranno, in teoria a richiesta ma in pratica come dotazione di serie, i rivestimenti in panno, i freni a disco e il cambio a cloche. Furono i primi passi di una lunghissima evoluzione, che consentì di porre presto rimedio agli inevitabili guai di gioventù e di venire incontro alle richieste degli utenti e degli appassionati, sempre più numerosi man mano che le virtù della nuova berlina venivano conosciute. Da essa prenderà origine una delle più fortunate, desiderate e amate famiglie di automobili, capace di far dimenticare la Giulietta, altro grande fenomeno della motorizzazione di massa italiana, ma della quale riprenderà la genialità progettuale e la fecondità di variazioni sul tema, tutte legate da identica passione per l’auto e per la guida sportiva. Sconcerto iniziale Quando il 27 giugno 1962 la Giulia TI viene presentata alla stampa all’AutodromodiMonza, l’accoglienzaècalorosa,manontutti sono così convinti. La linea è molto originale, essenzialmente squadrata

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