Automobilismo d'epoca

57 AUTOMOBILISMODEPOCA.IT |DICEMBRE 2022-GENNAIO2023 lità di comperare un’auto nuova. L’alternativa era l’acquisto di un usato, ma esistevano delle remore perché, in anni in cui i lamierati non erano protetti come oggi dalla ruggine, si poteva andare incontro a spiacevoli sorpresemascherate sotto trattamenti eseguiti al solo scopo estetico. Anche per questo motivo la maggior partedellepersone, sepoteva, sceglieva il nuovo. Eccoallora cheuna ZAZ968diventa l’alternativaper fruiredi un’autoche sembra fatta apposta per le necessità di una famiglia operaia monoreddito (allora si usava dire proletaria) con figli a carico. L’argomento forte? È un’auto vera, con spazio per cinque persone e ha il prezzo di listino più basso in assoluto. Meno ancora dell’utilitaria Fiat per eccellenza, la 126 nella versione base. Presentata nel 1972, la 968 A, prodotta nello stabilimento di Zaporozhje in Ucraina, deriva dal modello 966 del ‘67 la cui linea è ispirata allaNSUPrinz 4, quest’ultima una pratica ed economica utilitaria che in quegli anni aveva riscosso un notevole successo anche in Italia. Ma perché ispirarsi a una vettura tedesca e non disegnare invece una linea propria? La risposta può essere che non esisteva concorrenza tra Case diverse in Unione Sovietica. Qualsiasi prodotto era frutto dell’industria statale e come tale lo era l’automobile. SAPONETTA Le ZAZ 968 in velocità. Viste di profilo, richiamavano, oltre alla NSU Prinz 4, la Simca 1000, modello in quegli anni ancora in listino e analogo nel layout. L’impostazione meccanica e stilistica (la linea è “a saponetta”) di questa berlina sovietica, non era ancora del tutto superata quando Koelliker la importò nel nostro Paese.

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