Successivamente però, a vario titolo e in tempi diversi, intervennero altri grandi stilisti italiani dell’epoca: Mario Boano della carrozzeria Ghia, Giovanni Michelotti, versatile free-lance, e Franco Scaglione, stilista della carrozzeria Bertone. Perché in tanti lavorarono attorno allo stesso progetto è presto detto: l’idea della Giulietta sportiva era partita dall’Alfa Romeo, ma alla realizzazione materiale dovevano provvedere la carrozzeria Bertone per l’assemblaggio delle scocche e la carrozzeria Ghia per la verniciatura, la finizione e l’abbigliamento. Quando l’accordo si avviava a diventare operativo, la carrozzeria Ghia perse la guida di Mario Boano, che passò a dirigere il neonato Centro stile Fiat, e rinunciò all’incarico. La direzione dell’Alfa Romeo stava quindi per rinunciare al progetto, quando Nuccio Bertone s’offrì di continuare da solo. Le strutture del carrozziere torinese non erano sufficienti per affrontare un simile impegno, ma le circostanze obbligarono ad accettare la scommessa. Bertone vinse. Ma riuscì a fare il miracolo solo perché si accordò con alcune piccole martellerie artigiane, che allora abbondavano nel Torinese, e così ogni mattina un piccolo esercito di volonterosi battilastra consegnavano chi una coppia di parafanghi, chi una porta, chi un paio di calandre, chi il coperchio di un baule, chi un altro tassello per comporre lo stupendo mosaico di lamiere saldate che formavano la scocca delle prime Giulietta Sprint. Le carrozzerie interamente battute e saldate a mano come pezzi unici d’alto artigianato alla fine ammontarono a ben 6.000: una follia già allora, semplicemente impensabile oggi. Ovvio che nessuna delle auto così prodotte fosse esattamente uguale a un’altra: ancora oggi, mettendo vicine due Sprint della prima ora, si notano minime ma percepibili differenze, un raggio di curvatura del padiglione più morbido, un parafango impercettibilmente più “pieno” o altre minime asimmetrie che rivelano la mano dell’uomo e conferiscono comunque un’anima tutta particolare a ogni esemplare.