16 November 2014

Fiat 1100/103 Turismo Veloce

Quando non c’era TV e la sua straripante pubblicità, le case automobilistiche entravano nel cuore e nella mente della gente con due grandi eventi: il Salone dell’Automobile di Torino e la Mille Miglia....

Introduzione




Quando non c’era TV e la sua straripante pubblicità, le case automobilistiche entravano nel cuore e nella mente della gente con due grandi eventi: il Salone dell’Automobile di Torino e la Mille Miglia.

La 1100/103 TV fu il regalo della Fiat agli sportivi che in quei tempi felici potevano correre con l’auto di tutti i giorni. La TV vinse la classe nella corsa più bella del mondo dal ‘54 al ‘57. In questo dossier vi proponiamo quella che un appassionato ha rimesso a nuovo per le prime Mille Miglia storiche e le gare degli anni ‘80.

Le Origini

 


La Fiat 1100/103 TV è nata per la Mille Miglia. Glielo si legge in faccia nel faro che occhieggia al centro della calandra. Il terzo fanale era un accessorio in molte auto preparate per corsa più bella del mondo, ma nella TV era di serie. Di serie era pure il motore elaborato dalla Casa a garanzia di buone prestazioni e lunga durata. La TV era più carina della normale perché in quegli anni si poteva correre con l’auto di tutti i giorni e poi rientrare nella normalità con quella civetteria che era molto gradita agli automobilisti dell’epoca.

La 1100/103 TV è nipote della 508 S Balilla Mille Miglia con il dorso di drago e della 1100 Sport affusolata come un siluro. Con questi modelli la Fiat aveva espresso il suo attaccamento alla “Freccia Rossa” e al Paese. In particolare con la 1100 S, che i dirigenti della Casa vollero per la Mille Miglia del 1947 perché la grande corsa era lo specchio del Nazione e proprio allora il Paese era in corsa per rimettersi in moto dopo la guerra.

Nacque così l’idea della berlina sportiva. A dispetto dell’aria di auto da famiglia, la 1100/103 TV si comportò benissimo nella Mille Miglia e vinse la classe in tutte le edizioni alle quali partecipò. Saltò solo quella del 1953 perchè la Casa la presentò con qualche mese di ritardo per non rubare la scena alla 1100/103 che lanciò proprio in occasione della Mille Miglia.  La Fiat 1100/103 TV che presentiamo in queste pagine è rinata per la Mille Miglia e testimonia l’entusiasmo per le gare storiche che prese gli appassionati negli anni Ottanta.

 

Linea ed Interni

 


A prima vista la Fiat 1100/103 TV ha i connotati di un’auto di serie, ma prestando attenzione sul parafango destro si nota il marchio Carrozzerie Speciali che rivela la finitura manuale nel piccolo reparto specializzato della Fiat al Lingotto. Un altro indice della sportività era il faro centrale, che all’epoca evocava grandi imprese sportive.

Gli altri interventi estetici che impreziosivano la carrozzeria 1100/103 TV rispetto alla normale erano il lunotto ampliato, le codine sul baule, la verniciatura bicolore, le finiture cromate sulla demarcazione delle tinte, i profili laterali di disegno più ricercato, il fregio sul cofano speciale, i canali dei cerchi di tinta pastello coordinata col tetto, le coppe delle ruote specifiche per il modello, gli pneumatici con fascia bianca di serie e, ovviamente, le sigle distintive sui parafanghi anteriori e sul baule.

All’interno erano diversi i tappeti davanti in moquette con zone d’usura in gomma; il volante (quello d’origine) con screziature tipo tartaruga, i pomelli e, nelle prime versioni, la cornice degli strumenti in tono col colore del tetto e i sedili anteriori divisi con schienali regolabili e ribaltabili.

 

Tecnica

 


La meccanica differiva per il carburatore doppio corpo, il rapporto di compressione elevato a 7,1:1, i cuscinetti di banco a guscio sottile e l’accurata messa a punto. La potenza saliva così a 48 CV, 14 in più del modello normale, e la velocità superava i 135 km/h contro i 116 km/h della normale. Con queste prestazioni la Fiat preferì montare un albero di trasmissione in due tronchi per scongiurare l’insorgere di vibrazioni.

La Fiat 1100/103 TV debuttò in pubblico quattro mesi dopo la normale, nel luglio 1953. Perciò i piloti della classe 1100 Turismo persero l’opportunità di utilizzare il nuovo modello nella Mille Miglia che s’era svolta in maggio. Nel marzo 1954 il rapporto di compressione elevato a 7,6:1 e l’aggiustamento delle regolazioni permisero di raggiungere i 50 CV, mentre i cerchi delle ruote adottarono il canale 31/2 J con un benefico effetto sulla tenuta di strada. Contemporaneamente la Casa sostituì i sedili anteriori singoli con un divanetto per assecondare l’utenza normale che preferiva questa soluzione per potere trasportare un terzo passeggero sul sedile anteriore. In ogni modo i sedili divisi rimasero una dotazione a richiesta a disposizione dei clienti che partecipavano attivamente allo sport.

 

Elaborazione

 


Per la preparazione del motore, il proprietrio eseguì un’accurata bilanciatura delle parti in movimento, una messa a punto della distribuzione e l’ armonizzazione non facile dello scarico con il complessivo Nardi bicarburatore. Per quanto riguarda gli accessori aggiunse il volante Nardi, il dispositivo antiriflesso sul retrovisore, i pomelli fuoriserie e gli strumenti extra, tutti complementi originali dell’epoca.

Per l’autotelaio ritrovò quattro ammortizzatori Ariston regolabili degli anni Cinquanta, ricondizionò i freni maggiorati realizzati e revisionò le ruote a raggi presso la Borrani di Rho. Ciò gli costò una fortuna. “Ho mantenuto nelle condizioni dell’acquisto solo la ruota di scorta – ci ha detto - è stato l’unico risparmio!”. Appena finito il restauro il proprietario ritrovò l’antico slancio per le competizioni e riprese l’attività agonistica.

Con la sua 1100/103 TV disputò moltissime corse. Citiamo solo i successi più importanti: secondo di classe nella Mille Miglia 1984 con Domenico Racca, collaudatore Fiat e recordman nel raid Città del Capo - Algeri; primo nel Trofeo Nazionale Fiat HPX classe fino a 1600 (1985); primo nella Coppa Csai Regolarità auto storiche classe 1600 (1990); primo nel Trofeo nazionale Autocapital 1° raggrupamento e primo nel Trofeo Nazionale Federleasing classe fino a 1600 (1990 e 1991). Ancora oggi la 1100/103 TV di Beppe Dosi è in perfetta efficienza ed è pronta per la prossima edizione della Vernasca Silver Flag alla quale è invitata per il prestigio dell’auto e per la simpatia del pilota.

 

La Mille Miglia

 

 


Il nuovo modello fu ampiamente utilizzato nella Mille Miglia del 1954, che vide iscritte una ventina di TV. Fra queste la numero 156 di Ersilio Mandarini e Mario Ferraris vinse la classe Turismo fino a 1300 cc battendo le francesi Peugeot 203 e Simca Aronde che avevano la cilindrata di oltre 1200 cc, le tedesche DKW Sonderklasse con il motore a due tempi e le Lancia Appia, insomma il meglio delle berline medie europee. Il successo nella Mille Miglia aprì alla TV una brillante e duratura carriera agonistica.

Piccole modifiche arrivarono nel 1955: le coppe copri ruota con un profilo convesso invece di pano, i rostri dei paraurti dritti (prima formavano una impercettibile S) e le cornici degli strumenti in materiale plastico con effetto tartaruga anziché verniciato. Modifiche o no, la 1100/103 TV fu di nuovo grande protagonista nella Mille Miglia, la ventiduesima, che si corse dal 30 aprile al primo maggio.
Sul traguardo di Brescia dopo 13 ore 48 minuti e 12 secondi di folle corsa la TV numero 118 di Ersilio Mandarini, questa volta in coppia con Luigi Bertazzi, bissò il risultato dell’anno precedente. Nel 1956 il regolamento della corsa istituì la classe 1100 e raggruppò le Turismo con le Gran Turismo. Il risultato per le 1100/103 TV non cambiò: prima della classe. Cambiò solo il vincitore perché sulla numero 2348 salì Ludovico Scarfiotti che era alle prime armi, ma era già un campione.

Il regolamento della XXIV Mille Miglia che si corse il 12 maggio 1957 portò inoltre un nuovo cambiamento nella distinzione delle classi. Così le 1100/103 TV vincitrici di classe furono due, l’esemplare del vecchio modello numero 2348 di Dino Faggi si impose nella classe 1100 Turismo mentre la nuovissima “E” con il numero 006 di Ersilio Mandarini e Luigi Bertazzi dominò nella 1100 Turismo Speciale. La XXIV Mille Miglia fu l’ultima che si disputò con il regolamento della velocità e la “E” fu l’ultima Turismo Veloce.

 

 

Il Restyling

 


Nell’autunno 1956 un deciso restyling portò la 1100/103 TV modello 1957, caratterizzata da una nuova calandra affiancata da due fari antinebbia rettangolari, le codine più pronunciate con i fanalini più grandi, il nuovo fregio sulla luce della targa, la seconda tinta anche sui fianchi, il nuovo stemma Carrozzerie Speciali con una carrozza stilizzata e i lampeggiatori laterali a goccia.

La strumentazione adottò un quadro rettangolare con gli strumenti e le spie attorno al tachimetro con scala lineare. Il volante e i pomelli persero il trattamento tartaruga a favore del nero mentre fra le dotazioni per il comfort debuttarono il lavacristallo a spruzzo, il cassetto porta guanti, l’imbottitura alla base del cruscotto, la rete portacarte sul dorso dello schienale anteriore, i braccioli anche sulle porte davanti e il sedile posteriore abbattibile per continuare il piano di carico del bagagliaio, che a sua volta aumentò la capacità con la ruota di scorta disposta sul fondo. In conseguenza di questa modifica la capacità del serbatoio scese a 38 litri.

Dal punto di vista meccanico la nuova TV, che prese la sigla E, guadagnò tre CV con il rapporto di compressione elevato a 8:1 e diventò più silenziosa grazie a un nuovo filtro dell’aria e ad un nuovo scarico. Nella primavera del 1957 un’importante modifica ai freni portò i tamburi con le alette radiali, le ganasce flottanti e le finestrelle di ventilazione sui cerchi che resero molto più sicura ed efficiente la frenata.

 

Scheda Tecnica


SCHEDA TECNICA FIAT 1100/103 TV (1953 - 1957)
(In parentesi le differenze della 1100/103 “E” TV 1956-1957)

Motore

Numero cilindri 4 in linea
Alesaggio x corsa (mm) 68 x 75
Cilindrata totale 1089 cc
Distribuzione albero a camme laterale, aste e bilancieri
Rapporto di compressione 7,6:1 (8:1)
Alimentazione un carburatore doppio corpo verticale Weber 35 DCL
Accensione batteria, bobina e spinterogeno
Lubrificazione forzata con pompa a ingranaggi
Raffreddamento ad acqua, circolazione forzata
Potenza 50 CV a 5.400 giri (53 CV)

Trasmissione

Trazione posteriore, cambio a 4 rapporti + Rm
Frizione monodisco a secco
Rapporto al ponte 10/43

Corpo vettura

Telaio scocca autoportante
Sospensioni anteriori bracci oscillanti, molle a elica, ammortizzatori idraulici, barra stabilizzatrice trasversale
Sospensioni posteriori ponte rigido, balestre semiellittiche, ammortizzatori idraulici, barra stabilizzatrice trasversale
Sterzo a vite e rullo
Ruote cerchi in acciaio 3 ½J x 14 con pneumatici 5.20 - 14
Freni idraulici a tamburo

Dimensioni (in mm) e peso

Passo 2.340
Carreggiata anteriore 1.229
Carreggiata posteriore 1.212
Peso 850 kg

Prestazioni

Velocità massima oltre 135 km/h (140 km/h)
Consumo 9 litri/100 km

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