La “Matita d’Oro 2017” a Ercole Spada e alla memoria di Tom Tjaarda

Il 13 febbraio i due car designer saranno celebrati con il riconoscimento del MAUTO-Museo nazionale dell’automobile
Serata-evento ricca di sorprese nella quale saranno consegnati anche i Premi Speciali “Design senza tempo” e “Spirito Creativo”
Si terrà martedì 13 febbraio, alle ore 18.30, la seconda edizione della “Matita d’Oro”, il premio istituito dal Museo Nazionale dell’Automobile “Avv. Giovanni Agnelli” per celebrare gli stilisti - italiani e non - che nel corso del Novecento hanno raggiunto i vertici del Car Design. Un “Oscar” alla carriera che il MAUTO -uno dei più prestigiosi musei di carattere tecnico-scientifico al mondo- vuole destinare a chi ha impresso, con successo e riconoscimenti internazionali, una svolta significativa all’evoluzione del Transportation Design.
A partire dal 2017 il Museo ha deciso di assegnare, ogni anno per il precedente, la “Matita d’Oro” a uno stilista che ha fatto la storia delle quattro ruote e che ha lasciato un segno indelebile negli annali della progettazione, determinandone cambiamenti e orientamenti presenti e futuri, ciascuno con la propria sensibilità e formazione. Non si premia il singolo progetto di design ma la carriera prestigiosa di chi ha saputo realizzare idee al tempo stesso belle e funzionali, ma soprattutto rispondenti alle esigenze e alle sollecitazioni del proprio tempo con lo sguardo rivolto al futuro.
Il Premio Matita d’Oro 2017 sarà conferito a Ercole Spada, papà della “coda tronca”, e alla memoria di Tom Tjaarda, il cui contributo più celebrato alla storia del design è stata senza dubbio la Fiat 124 Spider. Il primo, portavoce del concetto di “eleganza funzionale”, fu profondamente legato, professionalmente e umanamente alla figura di Elio Zagato per la cui azienda lavorò dal 1960 al 1970 e poi di nuovo nel 1993. Il secondo, non solo designer alla ricerca costante dell’armonia ma anche appassionato divulgatore, dopo la laurea si trasferì a Torino e, come primo incarico, ottenne di disegnare la monorotaia di Italia ‘61 per conto di Ghia, per poi entrare in Pininfarina dove diventò uno dei migliori designer di automobili.
«Con la “Matita d’Oro” -dichiara Rodolfo Gaffino Rossi, Direttore del MAUTO- vogliamo celebrare coloro che hanno reso grande la storia del design ma anche raccontare storie che possano essere d’ispirazione ai giovani creativi che coltivano il sogno di emulare tali e tanto celebrati ingegni: storie di gavetta e di tentativi alle volte malriusciti, di successi ma anche di fallimenti, di esperienze non solo professionali ma anche umane. Un appuntamento annuale che spero sia, essenzialmente, un momento di dialogo tra generazioni diverse di creativi».
Durante la serata - su invito - presentata da Piero Chiambretti, saranno inoltre assegnati i due premi speciali “Design senza tempo” e “Spirito creativo”, i cui destinatari verranno svelati all’ultimo momento.
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