di Antonio Biasioli
01 September 2016

“Pedro” sconfigge la calura al Rally Alpi Orientali

La temperatura atmosferica ha reso ancor più dura una gara tra le più impegnative. Secondo dell’assoluta Da Zanche davanti a Bianchini. “Lucky” poco competitivo e Guagliardo subito ritirato. E ora si va all’Elba.

“Pedro” sconfigge la calura al Rally Alpi Orientali

La 21^ edizione del Rally Alpi Orientali Storico si è disputata il 27 e 28 agosto prendendo il via da Gemona (UD), città simbolo del terremoto che colpì il Friuli nel 1976: una ricorrenza che, per un tragico scherzo del destino, è giunta proprio nei giorni dell’ultima catastrofe che ha colpito il centro Italia. Il ricordo del sisma friulano era affidato proprio a un breve prologo nel centro storico della cittadina friulana, il venerdì. Alcune vetture avevano scritto sulla carrozzeria: “Il Friul al ringrazie e nol dismentee”: il Friuli ringrazia e non dimentica.

La gara è ripartita il sabato mattina con la prova di Masarolis: neanche il tempo di scaldare le gomme che il favorito Mimmo Guagliardo (Porsche 911 Gr. B) era fermo in trasferimento per problemi alla pompa dei freni… Un grandissimo rivale in meno per i vari Da Zanche e “Pedro”.

Cambiata vettura e tornato alla Lancia 037 (come, con poca fortuna, ha fatto anche “Lucky”...) “Pedro” è salito in testa alla classifica e non ha più mollato la vetta fino al podio di Cividale, mentre dietro si scatenava la bagarre fra Da Zanche con la Porsche e Bianchini con l’altra Lancia 037 e l’indomita coppia di campioni “Lucky”-Pons remava in quarta posizione senza mai riuscire a piazzare acuti vincenti. La gara friulana è unanimemente considerata come una delle più difficili ed esaltanti per la guida, ma il gran caldo l’ha resa ancor più ostica.

Alla fine del primo giorno di gara, la classifica vedeva Da Zanche secondo, nella morsa delle due Lancia 037 della K-sport, la bianco-rosso di “Pedro” al comando e la “Martini” del patron Bianchini in terza posizione, mentre “Lucky” tristemente quarto davanti alle Porsche 911 di Myrsell, Silvasti e Jensen, venuti rispettivamente da Svezia, Finlandia e Norvegia per darsi battaglia (sempre molto dietro ai nostri…) per il Campionato Europeo. A seguire, altre due Porsche 911 degli italiani Pasutti e Rossi.

Si ripartiva la domenica con poche possibilità di muovere la classifica, vuoi per i problemi dati dal folto pubblico presente -in contemporanea si svolgeva anche il Campionato Italiano Rally con Basso, Andreucci e Scandola a darsi gran battaglia-, vuoi per qualche incidente che rallentava la corsa, tanto da annullare l’ultima prova speciale.

Vincevano così “Pedro”-Baldaccini, davanti a Da Zanche-De Luis (Porsche 911 Rsr Gr. 4, primi del 2. Raggruppamento) e Bianchini-Stefanelli (Lancia Rally 037, secondi del 4. Raggruppamento), poi “Lucky”-Pons con problemi alla trasmissione. Dopo i tre scandinavi troviamo Rossi-Imerito (Porsche 911 SC), primi del 3. Raggruppamento ipotecando il titolo di classe. Chiudevano la “top ten” Pasutti-Campeis (Porsche 911 RS) e Baggio-Zanella (Lancia Rally 037).
Nella classifica delle vetture di Gruppo 2, vittoria per i sammarinesi Cesarini-Gabrielli (Ford Escort MK1, 12esimi assoluti) davanti all’ungherese Mekler (Alfa Romeo GTA) e ai mitici friulani Corredig-Borghese (BMW 2002 Ti).
Dopo una prima tappa in sordina, infine, i torinesi Parisi-D'Angelo (Porsche 911 S) si aggiudicavano il 1. Raggruppamento confermandosi campioni italiani ed europei di classe.

Dei 57 equipaggi alla partenza concludevano in 44, compresi i finlandesi Heikkila-Mantyla, ultimi con onore.

Dopo il Friuli, sarà la volta del Rally dell’Elba, uno dei più prestigiosi del calendario “storico” italiano, il 17-18 settembre e poi rimarrà soltanto la prova conclusiva, il “Due Valli”, anch’esso di gran prestigio, il 16 Ottobre.

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