Il lavaggio del motore non crea problemi particolari se viene effettuata una accurata asciugatura. In questo caso si possono utilizzare i prodotti specifici in commercio, scegliendo tra i meno aggressivi per evitare di chiazzare le parti in plastica o la lamiera del vano motore. Un trucco può essere quello di spruzzare (o meglio ancora di applicare con un pennello) con attenzione sul motore un prodotto per il lavaggio dei cerchioni: le parti in alluminio naturale andranno però poi lucidate con un prodotto specifico. Dopo aver risciacquato con il getto (sempre controllato e modulato) dell’idropulitrice è importante la fase di asciugatura: prima con la pistola ad aria compressa e quindi avviando il motore e lasciandolo girare per circa cinque minuti (non oltre per evitare la creazione di ossidazioni), favorendo così l’evaporazione di eventuali residui acquosi che potrebbero favorire l’ossidazione di contatti elettrici e parti in lega di alluminio. Dopo, una ulteriore soffiata con la pistola si lascia raffreddare il tutto per circa mezza giornata prima di spruzzare, volendo, uno spray specifico contro l’ossidazione dei contatti elettrici, che avrà l’ulteriore scopo di ravvivare la lucentezza e di proteggere le parti in plastica e gomma. L’ultimo consiglio riguardante il motore è quello di staccare la batteria una volta che si metterà la vettura a riposo. Rivolgiamo ora nuovamente l’attenzione alla carrozzeria. Dopo averla passata con la pelle sintetica e lasciata asciugare per bene, all’ombra, passiamo alla lucidatura, da eseguire a mano oppure a macchina, che deve però essere dotata di frizione in modo che la rotazione del tampone (attenzione a mantenerlo sempre abbondantemente irrorato di crema), una volta appoggiato sulla carrozzeria, venga automaticamente limitata in funzione della resistenza offerta dalla superficie e della pressione che viene esercitata dall’operatore. Ogni lucidatura a macchina, oltre ai segni d’usura, asporta anche un pur sottile strato di vernice, soprattutto nel caso delle vernici nitro: se l’auto è in buone condizioni non è il caso di “infierire” ogni anno con la lucidatrice, basterà usarla una volta ogni due anni avendo cura di “rinnovarne” di tanto in tanto l’opera stendendo a mano una pellicola protettiva di crema molto morbida, preferibilmente all’acqua. Soprattutto per le vernici nitro-sintetiche è ideale un polish molto leggero, mentre bisogna assolutamente evitare, tranne casi limite in cui sia necessario intervenire per un problema specifico, prodotti aggressivi o abrasivi. Tuttavia, in presenza di rigature o segni che si voglia eliminare può rendersi necessario l’utilizzo, su macchine più recenti trattate con vernici catalizzate, di creme più aggressive, ricordando però che si dovrà poi effettuare un ulteriore passaggio finale con crema morbida. Per stendere la crema utilizzeremo ovatta o panni molto morbidi, mai carta o panni ruvidi, avendo cura di usare un tocco sempre leggero quando andremo a togliere la crema precedentemente spalmata; in caso contrario otterremmo solamente una maggiore visibilità dei classici segni in senso circolare particolarmente evidenti, soprattutto su vernici nitro-sintetiche, sui colori di carrozzeria più scuri.