Opel Ascona e Manta: le Opel che non ti aspetti
Nel1970, Opel torna con Ascona nel segmento delleberline di classe media, abbandonato una dozzina di anni prima con l’uscita di produzione della Kadettpiù elegante che è stata venduta per alcuni anni con il nome di Opel Olympia. Riprendendo invece per questo modello il nome della cittadina svizzera, Opel inaugura la prassi di chiamare le sue auto con nomi che terminano con la lettera “A”.All’inizio degli anni ‘70 la Opel Ascona è il prototipo della berlina sportiva con sbalzi ridotti, maneggevole e divertente da guidare.Il nuovo modello si colloca tra la Kadett e la Rekord, delle quali riprende molte componenti: della prima ha gran parte degli organi meccanici e della seconda il motore ridotto a 1.584 cc in versione normale da 68 Cv e “S” da 80 Cv, a cui si affianca un 4 cilindri di 1.897 cc da 90 Cv. Come i più grandi 4 cilindri della Rekord,i propulsori di Ascona sono monoalbero, ma nel marzo 1972 sono affiancati da un motore d’ingresso 1.2 da 60 Cv. Le sospensioni anteriori indipendenti hanno molle elicoidali e ammortizzatori telescopici, l’asse posteriore rigido è dotato di due bracci longitudinali e barra Panhard.
Nel1970, Opel torna con Ascona nel segmento delleberline di classe media, abbandonato una dozzina di anni prima con l’uscita di produzione della Kadettpiù elegante che è stata venduta per alcuni anni con il nome di Opel Olympia. Riprendendo invece per questo modello il nome della cittadina svizzera, Opel inaugura la prassi di chiamare le sue auto con nomi che terminano con la lettera “A”.
All’inizio degli anni ‘70 la Opel Ascona è il prototipo della berlina sportiva con sbalzi ridotti, maneggevole e divertente da guidare.Il nuovo modello si colloca tra la Kadett e la Rekord, delle quali riprende molte componenti: della prima ha gran parte degli organi meccanici e della seconda il motore ridotto a 1.584 cc in versione normale da 68 Cv e “S” da 80 Cv, a cui si affianca un 4 cilindri di 1.897 cc da 90 Cv. Come i più grandi 4 cilindri della Rekord,i propulsori di Ascona sono monoalbero, ma nel marzo 1972 sono affiancati da un motore d’ingresso 1.2 da 60 Cv. Le sospensioni anteriori indipendenti hanno molle elicoidali e ammortizzatori telescopici, l’asse posteriore rigido è dotato di due bracci longitudinali e barra Panhard.
