Dal 5 al 7 luglio, la Costa Smeralda ha ospitato la quarta edizione di “Poltu Quatu Classic”, concorso d’eleganza per auto storiche organizzato da Auto Classic e Between con il patrocinio di FIVA, ASI e Regione Sardegna. Un format nuovo, ideato e sviluppato da Simone Bertolero, che per il prossimo anno prevede già alcune interessanti novità. “Poltu Quatu Classic”, infatti, è solo uno dei tre concorsi allestiti nel 2019 - ai quali se ne potrebbe aggiungere un quarto a dicembre, in un’ambientazione davvero insolita e sicuramente più… fredda: presto scopriremo se l’iniziativa riuscirà a concretizzarsi- e nel 2020 potrebbe nascere una sorta di “circuito d’eleganza a tappe”, con un gran finale tra le vetture best of show e vincitrici di classe nei singoli concorsi. Questi, ad oggi, sono “Alassio Classic”, “Parco Valentino Classic” e l’ultimo svoltosi sull’isola dei Quattro Mori.
La formula fin qui utilizzata in ogni singolo evento prevede la partecipazione di massimo 30 vetture suddivise in 6 categorie, che utilizzano come base un hotel o una location di pregio (il Grand Hotel di Alassio, il Castello del Valentino a Torino e il Grand Hotel Poltu Quatu) per poi coniugare brevi escursioni alla scoperta delle eccellenze del territorio. In Sardegna, ad esempio, i partecipanti hanno vissuto una bellissima esperienza tra visite a borghi storici (San Pantaleo e Porto Cervo), degustazioni in vigna alle Cantine Surrau e giornate in spiaggia, guidando le loro auto d’epoca lungo gli scenari mozzafiato della Costa Smeralda. I più temerari, inoltre, hanno provato l’ebbrezza dell’alta velocità in mare grazie alla “Off Shore Experience” con il cinque volte Campione del Mondo di Motonautica Aaron Ciantar al timone del suo spettacolare Chaudron G Edition.
Il “Trofeo Best of Show” realizzato dalla GFG Style di Giorgetto e Fabrizio Giugiaro (una scultura di materiali compositi) è stato assegnato alla Ferrari 275 GTB 4 del 1966, carrozzata in alluminio da Pininfarina, portata dal noto collezionista Ugo Gussalli Beretta. Il Premio Speciale ASI, riservato alla vettura italiana più rappresentativa, è andato alla Ferrari 212 Coupé del 1952 iscritta da Giorgio Vinai: modello costruito in 18 esemplari che sancì l’inizio della proficua collaborazione tra la Casa di Maranello e l’atelier Pininfarina.